Amici degli Ex

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Amici degli Ex

Playrino, la rubrica che tutti leggono ma alla quale solo i più coraggiosi mettono like.
Salve a tutti campeggiatori, camperisti e campanari, è il Rinoceronte che vi parla, è arrivato il momento del nostro, stretto, spazio dedicato alla sessualità, agli hentai e agli ecchi. PlayRino è  casa di scambi, non gli scambi che credete, ma scambi di opinioni. Una sorta di sfogo e punto di riflessione per voi lettori. Una posta del cuore? No. Rimaniamo sul tema sessualità, e scrivetemi: rinoceronte@nientedadire.it verrete pubblicati in forma anonima e riceverete una mia risposta, non come un qualche tipo di guru che sa chissà che cosa, ma come un confidente con la vostra stessa voglia di imparare e scoprire. Il vostro dubbio diventerà uno spunto per crescere insieme.

Sono sempre stato della scuola di pensiero che mantenere un rapporto con le proprie ex fosse salutare, lo penso ancora, dipende tutto da come vi siete lasciati.

Ecco, no, perché anche se vi siete lasciati bene, anche se non c’è nessun problema, non è detto che qualcuno voglia mantenere i rapporti. Questa è una cosa che non capisco, ma rispetto, allora il consiglio è il solito: “Non richiamate le vostre ex”. Cioè: se le sentite normalmente e avete mantenuto un rapporto chiamatele, scrivetegli, sentitele non c’è nessun problema, ma se non le sentite da tanto vuol dire che doveva andare così.

Mi fate molto spesso questa domanda e ultimamente sono inciampato su un ciottolo nella via di Damasco cadendo di faccia e rendendomi conto di questo, se una persona non ti scrive per mesi o per anni, non è detto che non voglia più sentirti, ma di certo non sei il primo dei suoi pensieri. Di recente ho ripreso a gestire il PlayRino ogni domenica su Instagram, la risposta è ottima come sempre, ma le domande riguardo alle ex fioccano, non mi sono ancora deciso a fare un episodio totalmente dedicato a questo, ma ora mi sa che è proprio il momento giusto. Quante volte abbiamo fatto qualcosa sperando che il nostro ex, oppure un’altra persona, se ne accorgesse?

Uno sparo nel buio per dire: “Guardami!” senza però mirare, perché alcune volte lanciamo dei messaggi in bottiglia, sappiamo benissimo chi è il destinatario, ci basterebbe aprire Whatsapp, alzare il telefono, uscire di casa e raggiungerle, parlargli, dirglielo, lanciargli quella frecciatina, ma non lo facciamo, mettiamo un nostro messaggio sibillino su una pergamena, lo arrotoliamo, lo mettiamo nella bottiglia e poi lo lanciamo in mare, facendo l’occhiolino al destinatario mentre ci guarda fare il lancio. Alcune volte avete usato anche la mia rubrica per fare questo, magari delle esperienze specifiche sperando che lui o lei lo leggesse, un piccolo sfogo per scrollarsi di dosso la polvere di qualcosa che non abbiamo detto e che volevamo assolutamente pronunciare.

Sono messaggi di cui è pieno il mare e anche se abbiamo bene in mente la persona a cui li vogliamo mandare, forse il destinatario siamo ancora noi.

di Daniele Daccò

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