Kaiseki: la cucina dei piccoli particolari
Per molti anni il Giappone, da un punto di vista culinario, è stato conosciuto solo per il sushi. Spesso, quando mi venivano chieste informazioni riguardanti i tour, una delle domande che ricorreva era: “Ma non si mangia solo pesce crudo, vero?”.
Non solo pesce crudo
No, non si mangia solo pesce crudo.
Ora, pian piano, si è cominciata a scoprire tutta l’immensa gamma di gusti e piatti che regala la cucina giapponese, dal ramen ai takoyaki, passando per gli okonomiyaki e la wagyu.
Ancora poco esplorata è la Kaiseki ryōri, probabilmente per i suoi costi elevati.
Ma, appunto, di cosa si tratta?
Cucina tradizionale
Parliamo della cucina tradizionale, sofisticata, composta da un menù di più portate dalle porzioni ridotte. Vi sento già lamentarvi ed esclamare che non volete saperne di piattini minuscoli, che poi ci si alza da tavola affamati e si va da Mc Donald’s.
Vi assicuro invece che, avendola ripetutamente provata e avendo io una fame da drago, mi è capitato di arrivare a poco dalla fine e cominciare a pensare di essere piena e di non poterne più.
Cucina stagionale
Le portate sono così tante che, anche se le porzioni sono ridotte, si riesce a riempirsi lo stomaco.
Una delle caratteristiche migliori di questo tipo di cucina è che sfrutta sia da un punto di vista gastronomico, sia da un punto di vista estetico, le peculiarità della stagione in cui viene servita.
I manicaretti avranno ingredienti e forme in grado di esaltare i punti forti di primavera, estate, autunno e inverno, facendovi fare un viaggio che passa soprattutto dal palato.
Per comprendere meglio la cura e la specificità di questo tipo di cucina, ecco elencate tutte le parti di un pasto:
- 先附 Sakizuke: un piccolo antipasto che viene prima degli antipasti (sì esistono anche queste cose, servono per farti venir l’acquolina in bocca).
- 八寸 Hassun: piattino a tema stagionale, tendenzialmente sushi con diversi contorni.
- 向付 Mukōzuke: sashimi, sempre stagionale.
- 煮合 Takiawase: verdure con carne o tofu, ogni parte è cotta a fuoco lento ma separatamente e poi unite insieme in un secondo momento.
- 蓋物 Futamono: letteralmente si tradurrebbe con piatto coperto, di norma una zuppetta.
- 焼物 Yakimono: carne, ma più probabilmente pesce, scottata sulla griglia.
- 酢肴 Su-zakana: un bocconcino che serve per ripulire la bocca dai sapori precedenti. Possono essere, per esempio, delle verdure sott’aceto.
- 吸い物 Suimono: una zuppa dal brodo chiaro.
- 冷し鉢 Hiyashibachi: questo è unicamente servito d’estate poiché è una portata fresca. Verdurine appena appena cotte.
- 中猪口 Nakachoko: altro elemento per ripulire il palato, che può essere una zuppa leggermente acidula.
- 強肴 Shiizakana: generalmente uno stufato.
- 御飯 Gohan: ovviamente non può mancare il riso bianco. In ogni stagione possono anche aggiungerci un ingrediente tipico, come i funghi durante l’autunno.
- 香の物 Kō no mono: verdure sott’aceto di stagione.
- 止椀 Tomewan: zuppa di miso con riso.
- 水物 Mizumono: naturalmente non può mancare il dolce, anch’esso in base al periodo dell’anno in cui ci troviamo. Può essere un frutto, un gelato, una torta o una specie di pasticcino.
Le caratteristiche principali sono ovviamente l’estrema cura del particolare e la grazia con cui ogni cosa viene disposta in piattini scelti con altrettanta attenzione.
Consumare una cena di questo tipo è un’esperienza che si vive con tutti i sensi, non solo il gusto.
Esiste anche una versione, con un ridotto numero di portate, allestita in seguito alla cerimonia del tè.
Vi piacerebbe provarla?
Vi incuriosisce?
Fatemi sapere
Love, Monigiri
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