L'importanza dei piccoli dettagli

Reveal more

L’importanza dei piccoli dettagli

Una delle tante cose che mi affascina dei giapponesi, è la loro capacità di dare importanza a dei particolari cui io non ho mai fatto caso.
Una di queste? La bellezza e la singolarità di ogni stagione.

Siamo abituati, dalla nascita, alle quattro stagioni che si rincorrono, che cambiano ogni tre/quattro mesi, le temperature che variano e così anche il paesaggio.
Ma, come sempre, quando ci si abitua a qualcosa si tende poi a darle meno attenzione, a darla per scontata.
Abbiamo cominciato a cercare altro, verdure e frutta di altri periodi, temperature differenti, colori particolari, cercando di fuggire dal momento.
Aneliamo la primavera in autunno, l’estate in inverno e così via, mai sazi di quello che abbiamo nel presente.

Carpe diem

In Giappone, invece, riservano ad ogni periodo dell’anno una cura particolare, evidenziando al massimo le caratteristiche che lo contraddistinguono, dedicando ad ognuna uno spazio speciale: i cibi saranno a tema, le feste e i passatempi.
Godere l’istante fino all’ultimo perché non tornerà mai più uguale.
Carpe diem.

Estate

E allora l’ estate si tingerà di colori brillanti, il giallo la farà da padrone. Si mangeranno fette su fette d’anguria sputando i semini nei prati. I locali faranno a gara nel proporre la granita più grande, più fresca, più appetitosa.
I bimbi andranno a caccia di insetti, coi loro retini, e i giovani si racconteranno storie dell’orrore nella speranza di portare un po’ di refrigerio, di brivido, nelle notti afose.
Da fine luglio a fine agosto i cieli bui esploderanno di fuochi d’artificio e lungo il fiume ci saranno bancarelle di cibi golosi e giochi da festa.
Ai tg tengono monitorati i tifoni e ricordano che le giornate saranno molto calde.
Le macchinette si riempiono di bibite coi sali minerali e di lattine di fanta dai sapori impensabili.
E le ragazze indossano yukata con motivi delicati.

Autunno

Si attendono gli aceri diventare scarlatti e gialli e arancioni, camminando per i parchi con gli smartphone a portata di fotografia.
Si mangiano zucche in ogni piatto e patate dolci bollenti fuori dai templi.
Mentre Halloween si avvicina ogni cosa viene ricoperta di ragnatele e scheletri, e urla finte risuonano nei negozi e nei locali.
E ancora le castagne e le bevande calde che tornano nelle macchinette, come le zuppe di mais.

Inverno

è il momento del kotatsu e dei mandarini riscaldandosi le gambe.
In Hokkaido spopola il festival delle sculture di ghiaccio, nel resto del Giappone si teme la neve ma la si attende con ansia e aspettativa.
Prima di Natale si prenotano le torte con panna e Babbo Natale di zucchero, mentre si gusta un dolce al cucchiaio caldo a base di fagioli rossi.
Soba al primo dell’anno, la visita al santuario allo scoccare della mezzanotte.

Primavera

Senza dubbio parliamo di sakura, i fiori di ciliegio. Adorneranno piatti, bicchieri, tovaglioli, peluche e qualsiasi altra cosa in commercio. I dolci sapranno di fiore, i caffè delle caffetterie saranno aromatizzati e tinti di rosa. Appena cominceranno a sbocciare ci saranno festeggiamenti, pic nic, bevute con gli amici, prima che i petali comincino a cadere.
Le fragole esplodono di sapore e di colore e quando i ciliegi saranno verdi cominceranno a fiorire le ortensie blu, tingendo il mondo di colori sempre più belli.

La vita è il loro tormentone e quello che la natura ha da offrire è un regalo da godersi fino in fondo.
Quando abbiamo perso il gusto dello scambiarci delle stagioni?
Non tormentoni che tornano periodicamente e poi stancano, ma attimi incredibili da cogliere al volo.

Love, Monigiri⁠⁠⁠
💙🍙⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠

Lascia un commento

Previous post Estate italiana – Editoriale
Next post Il Capitano, il Re e il Presidente