Wonder egg priority: chi lotterebbe per te?
La scorsa stagione di anime ha regalato una perla di cui bisognerebbe parlare di più: Wonder Egg Priority.
Quando cominci a guardare anime lo fai probabilmente per evadere.
Come quando si legge, si trovano mille altri mondi, storie, esempi da seguire, eroi da cui trarre forza.
Poi, lentamente, si cresce e si cercano storie più complesse che ci intrattengano e ci accompagnino, facendoci emozionare.
Cerchiamo ciò che ci fa battere il cuore, trattenere il respiro, piangere, ridere, urlare.
Poi, a volte, si lascia tutto andare, la vita ci intrattiene con altro.
Altre volte si cerca qualcosa di più.
In 10, 20 anni ci si è abituati ormai a determinate storie e si va alla ricerca di più profondità, più livelli.
Non sempre si trova ciò che si vuole, ma ogni tanto qualcosa compare e non si può fare a meno di condividerlo.
Wonder egg priority
Wonder egg priority è un anime di questi, uno che tanto ho desiderato e che sento la necessità di condividere.
L’adolescenza è difficile.
Lo è spesso ancora di più crescendo in Giappone.
Le aspettative sono alte, il peso di ciò che la società vuole da te comincia a piegarti la schiena.
E poi le emozioni sono così forti che spesso non si riesce a gestirle.
Spesso ci si sente fuori posto, alieni nella propria pelle, intrusi nella propria vita.
Tutto ad un certo punto diventa così insopportabile che ci si perde…
… a meno che qualcuno non ci salvi.
Tra perdita e dolore
WEP è un anime sul dolore che si prova quando non si viene capiti, quando ci si sente soli, quando sentiamo dei bisogni che non trovano soddisfazione.
Quando non si riesce più a lottare e si perde la via, si perde la vita, ce la si strappa dalla carne.
Molestie, bullismo, suicidio, niente viene taciuto, niente viene dimenticato.
WEP è un anime che racconta di quelli che rimangono, che rimangono con la sofferenza, con il vuoto, con mille domande senza risposta.
Si aggrappano alla vita e lottano per se stessi e per chi non ce l’ha fatta, sovrastati dall’odio, dalla disperazione, dall’oscurità.
E quegli adulti che dovrebbero proteggerli?
Alcuni sono causa di quello strazio, altri non sanno più cosa fare, affossati da un dolore che non riescono a lenire. Nessuno li aveva avvertiti di quanto sarebbe stato difficile.
Nessuno lo fa mai.
Gli adulti non hanno sempre le risposte, anche loro cercano di fare del loro meglio.
La lotta di quattro ragazze, con background completamente diversi, ferite, umiliate, che si sono chiuse in loro stesse.
Quattro giovani che, con fatica, trovano dentro di loro la forza per affrontare qualcosa di troppo grande e troppo difficile.
La crescita che purtroppo, a volte, deve passare attraverso la perdita.
Questo ci viene raccontato in un anime passato sotto silenzio, di cui nessuno ha fatto troppa pubblicità, e ci viene narrato con estrema dolcezza, nonostante tutto.
Dolcezza e colori.
Love, Monigiri
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