Una furiosa lettera d’amore e pugni
Avrete notato che ultimamente non sono molto presente.
La vita mi opprime, il tempo svanisce, l’ispirazione latita.
Una serie di cose.
Questo articolo era partito come un post ma dopo circa tremila caratteri mi sono fermata e ho pensato di sostituire il mio articolo di questo mese con queste parole.
Quello precedente era un articolo arrabbiato, in linea con me, giustamente, dove parlavo di un po’ di cose che non funzionano nel mondo.
Ora, dubito che entro breve le cose si risolvano, e in quel caso sarò lieta di gettare ai quattro venti il mio articolo, ma se le cose restano così, diciamo che potrò sempre riparlarne.
Quello di cui invece ho sentito l’improvvisa urgenza di parlare è stato perché nel ricordare l’anniversario, o il compleanno, di Niente da Dire, mi sono improvvisamente sentita sopraffatta di amore.
Sì. Davvero.
Di gratitudine, amore e sentimenti che i giovani influencer chiamerebbero good vibes.
Oggi è il nostro compleanno e lo celebreremo con una live di 12 ore da mezzogiorno a mezzanotte: perché con una tortura? Direte voi.
A parte gli scherzi, saranno dodici ore in cui ci alterneremo, giocheremo, ci divertiremo e magari per qualche ora mi dimenticherò di come mi sento in questo periodo.
Anzi sicuramente, perché è questo il bello, il NOSTRO bello.
Quello che abbiamo costruito, insieme, e per farlo ci sono stati tanti sforzi, ci sono sempre tante mani, tante teste, tanti occhi e tante parole.
Ci sono persone, dietro questi schermi, non dimentichiamolo mai.
C’è un Rinoceronte che a mezzanotte ogni 15 del mese carica manualmente i link di ogni rubrica e controlla che tutto sia calibrato, che crea le grafiche per ognuno di noi con una pagina social, prepara un quiz da cinquanta domande, o una live a tema con un sacco di intrattenimento, come in questo caso. E non chiede mai niente e se ANCHE CHIEDI AIUTO VA BENE LO STESSO. RESTI COMUNQUE UN SUPERVILLAIN (ma questo è un messaggio inter nos).
C’è un Mr Rob che ha idee e riflessioni e un supporto che ormai è scontato, la sua saggezza sembra lì da sempre, eppure non è così tanto tempo che siamo sulla stessa barca e non sono mai stata così contenta di remare e soffrire con qualcuno.
Ci sono una Monica, una Viola, una Silvia, che non sto accorpando perché sono donne e valgono meno di uno spazio singolo ma se no non finiamo più e io voglio bene e stimo ciascuna di loro per la Persona che è e per l’intelligenza, acuta ed emotiva, che riescono a immettere in ogni loro contributo. Fuori e dentro Niente da Dire.
Ci sono Damiano e Guglielmo, Loris e Alessandro, che unisco chiaramente per le infinite battute sull’età in primo luogo; ma in primissimo luogo perché sono la testimonianza vivente di quanto cultura, passione e capacità possano vivere in ogni tempo e arricchirsi a vicenda, con rispetto e affetto.
C’è Valerio, il nostro attore novizio a cui dedico una riga da solo perché parla così tanto che gli serve spazio anche se sto scrivendo io, il suo entusiasmo ha travolto tutti noi e voi, e sono certa continuerà così per sempre.
C’è Camilla che timidamente è passata dai disegnetti ai personaggetti interpretati in live e prima o poi capirà che non sono solo disegnetti i suoi e che è una gran Persona Lei.
Ci sono poi Emanuela, con la sua sensibilità contagiosa capace di sensibilizzare a sua volta chiunque la legga; Edoardo, voce a volte vicina a volte distante ma che scalda sempre i nostri cuori, Giulia che riesce a incutere timore perfino a me con la sua serietà e preparazione, Gabriele che non è solo un memestrello ma è proprio divertente di cuore e di pancia ed è un piacere anche solo pensare a cosa tirerà fuori la prossima volta.
E tutti gli altri che sono appena arrivati, o sono passati per un periodo, e tutti gli amici che collaborano e hanno collaborato con noi da esterni, hanno lasciato un segno, ed è giusto ricordarlo.
Gli anniversari sono fatti per ricordare cose e di solito lo si fa con un po’ di banalità e quasi sciatteria, perché va fatto, perché “non dimenticarti di questo se no si offende.”
Lo spirito di Niente da Dire non è questo, non ha bisogno di celebrare con frasone o grandi momenti della storia.
Niente da Dire è ciò che è in questo momento, e in ogni momento può cambiare come è cambiato e cambierà ma ciò che rimane è il pensiero che accomuna tutti noi.
Il pensiero che insieme si possa fare la differenza, che il mondo fa sì schifo, ma che se ci si circonda di persone che sanno pensare, sono curiose, sono affamate di cultura, non si ha nulla da temere.
Perché si potrà essere in disaccordo un milione di volte, ma neanche una ci si sentirà sviliti o umiliati o soprattutto, soli.
E non parlo solo della Redazione, parlo di te che stai leggendo e di ognuno di noi e di voi che fa parte di questa community.
Perché far parte di questo gruppo non è solo “voi” che vi rivolgete a un “noi”.
Niente da Dire siamo noi e con noi intendo noi e voi insieme.
Melenso e sdolcinato?
Provate a dirlo al mio pugno.
Con furore,
Alessandra Furibionda Zanetti
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