Una festa non convenzionale – Il Compleanno di Harold Pinter
“Senti un po’, signora Bowles, quando ti rivolgi a me, ti chiedi mai con chi hai a che fare? Eh?”
Questo è il mese del nostro compleanno! Due anni di Niente Da Dire, con tutta la crescita, le avversità e le vittorie personali, questa redazione ha raggiunto tanto e ha ancora molto da dare. E lo faremo in grande stile, sissignore!
Quindi spegniamo le candeline, abbuffiamoci di torta e innalziamo i calici per un bel brindisi!
Per alcuni, però, il momento del compleanno è uno di quelli che non vorrebbero mai dover vivere. Perché festeggiare un compleanno può portare anche a dover tirare delle somme, di fare una sorta di riassunto della propria vita vissuta fino a quell’istante che dovrebbe essere di gioia e spensieratezza. E certe persone scoprono di non conoscerci più, di non sapere chi siano diventate e che cos’erano prima di guardare il fuoco delle nostre candeline che si spengono.
Un po’ come fu per Stanley Webber.
Ferma, non sapete chi è Stanley Webber? Ohibò…se non sapete chi è vuol dire che non avete mai letto uno dei testi più rappresentativi dell’espressione teatrale di Harold Pinter, geniale autore e regista incredibilmente bizzarro e crudele. Nessun problema, ragazzi. il vostro Attore Novizio preferito vi viene in aiuto e vi racconterà la storia di quest’uomo a cui Pinter ha affidato la sua filosofia artistica. Perciò finite di trangugiare la vostra fetta di torta e ascoltate…
Stanley Webber è un uomo in fuga, braccato da un’organizzazione mafiosa e, metaforicamente,anche dalla sua stessa anima. Verrà accolto da una coppia di coniugi, Meg e Peter Bowles, nella loro pensione al mare. senza sapere nulla di quel cupo e bizzarro giovanotto. La situazione di Stanley peggiora non appena arrivano anche Golberg e Mac Cann, due stranieri ( uno ebreo e l’altro irlandese) che conoscono bene il protagonista e non perdono tempo a martirizzarlo e interrogarlo, spingendolo oltre il limite estremo della sopportazione umano. Il culmine viene raggiunto durante la festa di compleanno organizzata dai Bowles per Stanley: Mentre giocano a mosca cieca l’uomo, sempre più cupo e animalesco, tenta di strangolare Meg e violentare l’amica di lei, Lulu. Dopo quell’atto disumano, Stanley cade in uno stato quasi catatonico, mentre viene trascinato via da Golberg e Mac Cann verso un destino che Pinter non vuole rivelarci.
Già...Il Compleanno ( The Birthday Party), non è proprio una storiella adatta per una festa di anniversario! L’opera, scritta nel 1957 e rappresentata l’anno seguente all’Arts Theatre di Cambridge, getta lo spettatore a scrutare nei meandri dell’anima di Stanley e di tutti coloro che lo circondano, nella bestia che tutti loro nascondono sotto sorrisi e cortesi attenzioni. La bestia di Stanley ha un nome: la colpa. La colpa che lenta lo divora, lo corrode, lo rende folle e animalesco e dopo lo lascia vuoto, senza più forze, trascinandolo inesorabilmente verso un inevitabile destino. Golberg E Mac Cann sono i suoi carcerieri, le Erinni furiose che attaccano e fanno a pezzi l’anima di Stanley, mettendolo di fronte alle sue colpe e schiacciandolo definitivamente. Alla fine, sono proprio loro a reclamare ciò che rimane di lui.
Perché ogni azione esige un costo, un dazio da pagare quando viene commesso. Se fuggi dalle tue colpe, esse ritorneranno sempre a tormentarti, fino a quando non hai altro luogo in cui fuggire. Fino a quando non sei costretto a diventare un animale feroce che azzanna chi ti sta intorno. Per poi lasciare che quella belva divori anche te stesso.
Perciò, quando spegnerete le vostre candeline per esprimere un desiderio, fatelo sempre con il cuore libero dalle colpe e colmi di coraggio. Perché altrimenti il fuoco che vedrete in esse potrebbero essere più dolorose che mai.
Attore Novizio al vostro servizio!
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