Società Barbara: Cancel Culture e Roghi di Libri
La cancel culture non esiste, e so che state partendo con una sequela di esempi. So che li avete lì. La cancel Culture è solo un nome inventato e spinto dalle testate giornalistiche e utilizzato per etichettare sia episodi di un certo livello e importanza, che stupidi e inutili proprio per svalutare i primi. Un espediente per focalizzarsi su un “malvagio” comune da abbattere e poter facilmente passare sopra a lotte importanti e noi, ogni tanto, ci siamo cascati.
Howard è un signorotto con il cappello da gangster, il vestito da gangster e la faccia da gangster. Si atteggiava a barbaro quando i barbari non c’erano più, un barbaro degli anni ’30 e anche i suoi libri ti fanno venire voglia di essere grosso. Parlare di Conan è difficile, perché tanti sono i libri, i racconti e successivamente i fumetti che abbiamo tra i quali poter scegliere, forse uno dei più rappresentativi è “Chiodi rossi”, la prima tra le avventure del guerriero cimmero.
Se volete conoscere Conan dovete passare da lì, se mai avete interpretato un barbaro o un guerriero in Dungeons&Dragons dovete assolutamente leggere almeno “Chiodi rossi”. Almeno. Se siete pigri oppure apprezzate di più i fumetti, quello che fa per voi è il ciclo di Roy Thomas e Barry Smith, in ogni caso, qualunque sia la strada che scegliete l’eredità di Conan è ovunque, dai film action a quelli dei supereroi (qualcuno ha nominato Drax il Distruttore?).
Leggere quindi l’opera di Howard vi renderà più consapevoli a livello culturale, e se non proprio tutta quanta, almeno prendetevi un momento per buttarvi su “Chiodi rossi”. Trovo offensivo parlarvi della trama o del personaggio tanto sono radicate nella nostra cultura, alcune volte dovete semplicemente abbassare la testa e caricare, proprio come farebbe un barbaro, gettarvi nella mischia, nella storia, affrontare l’ignoto e tornare indietro con un premio.
Perchè ne parliamo? Perchè arriverà il film di Red Sonja e la scelta di un’attrice, Hannah John-Kamen, che non rispetta l’etnia classica della barbara sta già facendo urlare “Cancel Culture”. Mentana ha paragonato il movimento ai roghi dei libri dei nazisti. Red Sonja, quella di sempre, sarà sempre lì. Come Ariel o altri personaggi che sono stati rappresentati con una etnia diversa da quella originale e che, scommetto, vi hanno indignato ai tempi ma ora nemmeno ve li ricordate.
Personalmente mi sento particolarmente vicino a tutti gli scritti di Howard, la loro influenza è stata grande e intima, Il modo in cui vedo i barbari, il modo in cui Conan mi ha insegnato a vedere il mondo si trova in quel fumetto e spero che potrà essere il modo in cui voi potrete avvicinarvi alla letteratura barbarica tenendo sempre presente che se mai ci sarà un Conan di colore sarà una versione, legittima, e quello originale sarà sempre lì.
di Daniele “Rinoceronte” Daccò
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