PlayRino: perché il sesso non ci deve piacere?
Fin da piccoli, sia che siamo ragazzi o ragazze, ci viene detto, anzi ci viene insegnato, che fare sesso è sbagliato, che, in particolare se sei una ragazza, se lo fai sei una brutta persona. Devi nascondere alle volte che fai sesso, non puoi parlarne né tanto meno chiedere di farlo (se sei una ragazza), non parliamo nemmeno di provare piacere da esso. Il sesso non va fatto per piacere, il sesso va fatto il meno possibile e solo per necessità, quindi è “normale” se cresciamo con l’idea che se una donna ama fare sesso è per forza una persona malvagia, di malaffare, se non malvagia con poca moralità, il che poi si riflette in ogni aspetto della sua vita. Non a caso si dice “poco di buono” quando scopriamo che una ragazza fa molto sesso. Niente di più sbagliato.
Come sempre uno spiraglio per parlare e affrontare il tema arriva dai posti che meno ci aspettiamo, quelli che ci hanno detto di evitare, guarda caso. La pornografia. La pornografia, l’erotismo, non è il male, è un mezzo espressivo e non ha solo la finalità che tutti ci aspettiamo, in qualità di mezzo può anche veicolare un contenuto e, visto che ha le mani in pasta, magari quel contenuto sarà anche più attendibile di quello di un catechista.
Nel primo episodio del meraviglioso hentai di Yuuki Seto “Stretta” affrontiamo proprio questo tema. La giovane protagonista è una ragazza che ama fare sesso, lo fa continuamente e con chiunque, in maniera anche particolarmente spinta e diretta. Viene introdotta così (fidatevi, viene introdotta molte volte nel fumetto), ma subito ci troviamo a seguire la sua curiosità nei confronti di un timido ragazzo dai pessimi voti che per caso lei salva dal suicidio. La giovane ovviamente ci farà sesso, ma non è questo a salvarlo. La ragazza oltre a mettersi in mostra in maniera alle volte oscena, farà di tutto per aiutare il ragazzo negli studi, anche aiutarlo con gli esercizi, così la sua classica risposta “non lo so” alla fine diventerà qualcosa di più articolato, aiutando lui stesso e chi legge, magari, a discostarsi da uno stereotipo.
Questo hentai è un ottimo spunto per affrontare un tema delicato, inoltre la sua crudezza e perversione in alcune pratiche, lo rendono anche interessante agli occhi di chi cerca qualcosa di più.
Il sesso, se fatto responsabilmente e coscientemente, può aiutare. Anche se non c’è amore, può rilassare e anche far voltare pagina. Non è per tutti così, ma ignorare che per alcuni funzioni in questo modo è sbagliato. Che la nostra istruzione ci faccia crescere con questa assoluta certezza, che il sesso sia qualcosa da reprimere, è colpevole. Colpevole di creare adulti repressi che vivono i loro kink e i loro feticismi come colpe e non come preferenze.
Quel kink che vi eccita nell’intimità? Lo avete presente? Lo hanno milioni di persone, non è qualcosa di strano. Non c’è da imbarazzarsi, magari parlatene, non solo a letto, ma anche intorno a un tavolo con gli amici. Non abbiate paura di ciò che siete.
di Daniele “Rinoceronte” Daccò
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