Wandavision: l’invasione degli Easter Egg
Non ho nulla contro i siti di informazione più classici, diamine ne ho diretti anche un paio! Il punto è come lo fai. Quando vedi decine e decine e decine di articoli praticamente uguali sugli easter egg di “ Wandavision” cominci a farti un paio di domande. La prima, quella basilare, e che forse è il fulcro di tutto quanto è: si tratta di una semplice traduzione di una news americana? La risposta a questa domanda di solito è sì. È sì perché molti siti di informazione italiani in realtà sono delle semplici passacarte, trovano una news e la riportano. Non tutti lo fanno, ma molti lo fanno e non gli do neanche la colpa, di solito chi comincia una carriera è un sottopagato (sempre se viene pagato) e per venti centesimi a news non perde troppo tempo, ore sui siti come reddit o 4chan per cercare una news in anteprima mondiale, magari leakata proprio da qualcuno che lavora nel backstage di un film Marvel. Chi te lo fa fare? Copi, traduci e incolli e hai fatto i tuoi venti centesimi, lamentandoti che nessuno ti paga abbastanza.
Io non ce l’ho con chi fa così, ce l’ho con chi obbliga i ragazzi a fare così.
Quindi ci ritroviamo internet invaso dagli easter egg di “Wandavision”, una lista di fermo immagine che sì, magari sono veritieri, ma che non sono argomentati o messi in dubbio, sono semplicemente dati per veri e tradotti. Raramente viene fatta ricerca e ancora più raramente queste nozioni si hanno in primis, come cultura personale. I content creator italiani veicolano più che creare, ma sarebbe sbagliato generalizzare troppo, perché i professionisti ci sono ancora, e tutti comunque abbiamo momenti di pigrizia. Quello che non tollero però è l’esatto identico approccio di ogni articolo e news a riguardo, dove gli approfondimenti si fermano, dove gli articoli si trasformano in liste della spesa e non scintille per creare ipotesi, domande e confronti. Per questo tempo fa, un po’ spinto dal destino, ho preferito muovermi sull’opinione/ divulgazione, invece che sulla semplice informazione, perché l’informazione in Italia non riesce a decollare se non tramite click, titoli altisonanti e copia incolla.
“Wandavision” per colpa della sua natura più pop (perfino anche più di Mandalorian) è stata vittima di questa famelica voglia di appropriarsi di notizie e informazioni, perché se c’è un tipo di articolo che fa click è proprio quello strutturato in lista, che richiede poco impegno per crearlo e poco impegno per leggerlo. E con questa tiritera lamentosa non voglio dire che questo tipo di contenuti non debbano esistere, anzi, la divulgazione della cultura nerd è basilare per me, il punto è che la cultura può essere condivisa anche riuscendo ad inserire un proprio stile, un sapore particolare. Solo in questo modo, con il giusto sapore, il gusto di chi legge crescerà, riuscendo a distinguere contenuti mediocri da semplici copia incolla. Qui ci troviamo di fronte alla responsabilità di educare i lettori e gli spettatori affinando il loro palato, in modo che di riflesso anche l’informazione possa essere con loro, perché quando avremo lettori che cominceranno a evitare questo tipo di articoli robotici, questi articoli robotici smetteranno di essere scritti, o comunque arriveranno a noi impostati con un po’ di carattere.

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