Mimeografo vagabondo – Quanto costano i libri?

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Mimeografo vagabondo – Quanto costano i libri?

Nella vastità dei misteri legati alla vita di un libro, oggi andremo a svelare quello che spesso consideriamo la più influente e che spesso ci frena dall’acquisto bulimico che ci assale quando entriamo in libreria. Sì, stiamo parlando del prezzo. In base a cosa si stabilisce il prezzo di un libro? E perché alcuni costano più o meno di altri? Il mimeografo vagabondo è qui per illuminarvi la via, e le idee, sui costi vivi del libro, donandovi maggior consapevolezza.

Ma quali sono i costi per stampare un libro?

Le voci sono diverse e ognuna ha un diverso peso sul prezzo finale al dettaglio. Questi costi variano da editore ad editore, ma queste informazioni non si trovano quasi mai all’interno del singolo libro, per cui spesso i prezzi ci sembrano ingiusti e troppo alti perché non abbiamo termini di paragone.

Per dare più chiarezza e trasparenza Eris Edizioni ha deciso di stampare all’interno dei propri libri la ripartizione dei costi, che varia per ogni titolo. Prendiamo ad esempio il fumetto Inerzia di Adam Tempesta, la percentuale dei costi per questo libro è così suddivisa: 62% distribuzione (che comprende distributori, promotori e le librerie), 17% costi di stampa, 8% diritto d’autore, 11% amministrazione e gestione della casa editrice, 2% spedizione e promozione.

Avendo così un’idea della distribuzione dei costi, risulta evidente che il prezzo scelto per un libro, debba coprire una serie di spese non indifferenti, e che alla fine il guadagno dell’editore, dopo aver coperto le spese di gestione, non risulta così alto, visto magari il prezzo iniziale.

Ovviamente ci sono differenze fra editori facenti parte di grandi gruppi consolidati con librerie di catena, che hanno costi di distribuzione e promozione più contenuti, e editori piccolo/medi, per cui trovare piazzamento nelle librerie diventa più complicato.

Andiamo con ordine, vediamo brevemente a cosa corrispondono e in cosa consistono questi costi.

Il costo più alto è quello della distribuzione, che si impegna a portare nelle librerie il libro. Può essere diretta quando le risorse e il personale provengono dall’interno (come Mondadori o Feltrinelli), oppure indiretta quando ci si appoggia a un distributore esterno (Messaggerie è il più grosso in Italia) che si occupa di promuovere e proporre i titoli alle librerie. Altro costo che si aggiunge al distributore è quello del magazzino, in cui rimangono i libri in giacenza o gli invenduti.

I costi di stampa sono la seconda voce più rilevante nel caso di Inerzia poiché si tratta di un fumetto, per cui la qualità di stampa e inchiostri incide molto di più rispetto a un libro con solo del testo. Se prendiamo a esempio un saggio breve dello stesso editore, Perché il femminismo serve anche agli uomini di Lorenzo Gasparrini, vediamo che la voce a cui corrisponde il costo di stampa equivale all’8,5% sul costo totale, quindi di minore impatto economico rispetto al resto.

Un altro fattore che influisce in maniera considerevole sul prezzo della stampa è sicuramente la tiratura, più copie vengono stampate e più il prezzo finale sarà basso, ma i piccoli/medi editori si possono permettere migliaia di libri che poi sanno rimanere invenduti?

Il diritto d’autore si aggira quasi sempre intorno all’8-10%, cambia solo se lo scrittore è più o meno famoso e se la previsione di vendita risulta molto buona. L’autore viene pagato con un anticipo e finché le copie vendute non copriranno tale somma, non riceverà nessun altro compenso.

Sotto la voce amministrazione ci sono i costi tecnici come l’affitto degli spazi per gli uffici, le pulizie, i materiali usati, la corrente ecc. Ma abbiamo anche i costi di redazione, la correzione bozze, la scelta della copertina e nel caso di un libro di testo l’acquisto dei diritti per l’immagine da mettere in copertina. Inoltre se il testo è straniero ci sarà anche il costo per la traduzione e l’acquisto dei diritti dell’editore estero.

Come ultimo, in questo caso, abbiamo il costo per la spedizione e promozione, quest’ultima voce comprende oltre che la pubblicità, anche le presentazioni, i tour promozionali (quando ancora si potevano fare -sigh-), e tutto ciò che consenta al libro di farsi conoscere per i vari canali di comunicazione.

Negli ultimi tre anni il costo dei libri è gradualmente aumentato, il prezzo medio nel 2019 era di 19,93 euro è sta lentamente raggiungendo il valore che aveva nel periodo pre-crisi 2010 (in cui il prezzo era drasticamente calato) che corrispondeva a 21,60 euro.

Ma quindi quanto guadagna un editore sul prezzo di copertina?

Di solito intorno al 4-5% e se le cose vanno molto bene sale al 7-8%, per cui se vendiamo un libro all’ipotetico prezzo di 20 euro, ne ricaveremo circa un euro a copia. Un guadagno risicato, non credete?

Articolo di Giulia Panzeri

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