Valeria Corona: oggi mi sono vaccinata
Oggi mi sono vaccinata.
Qualche giorno fa ho eseguito una specie di iscrizione attraverso un link fornitomi dall’azienda per cui lavoro; ho inserito il mio codice fiscale, la professione e BAM, due date: prima dose e seconda dose.
Ho sognato per così tanto tempo questo momento che quasi non mi sembra vero che sia finalmente arrivato. Dopo un anno passato a lavorare tra caschi e ventilatori per la respirazione indossando tute che la respirazione la rendono complicata e guardando la morte in faccia ogni giorno, questo lume colmo di speranza somiglia ad un miraggio. Non entrerò nel merito di chi questo vaccino non lo vuole e non cercherò neanche di “convincervi” della sua necessità, sicurezza e affidabilità. Voglio solo raccontarvi quello che, per me, significa. La complessità e la delicatezza del vaccino della Pfizer-Biontech, nonchè la situazione tragica che si sta vivendo, ha imposto alle autorità di governo di non distribuire le dosi negli ospedali così da permettere maggior controllo sui campioni e sulla propria disposizione. Si sono ricreate delle aree dedicate ed è proprio in un padiglione predisposto alla vaccinazione anti-covid che sono andata io.
Hanno chiamato i “vaccinandi” per orario di prenotazione (il mio era alle 11:26), sono entrata, una riccioluta signora sulla quarantina mi ha spiegato che se avessi notato un fastidio al braccio o prurito sarebbe stato del tutto normale e che se avessi avuto un qualunque sintomo di reazione allergica dovevo allertarla. Mi ha poi fatto firmare un foglio in cui dichiaravo il mio stato di salute nonché allergie note o reazioni pregresse a farmaci. E, quando finalmente ha iniettato la mia prima dose, quasi non riuscivo a crederci.
Oggi, dopo 11 mesi di lavoro in subintensiva covid mi è sembrato finalmente di respirare. Oggi, dopo quella piccola iniezione, mi sono sentita leggera, come se mi avessero tolto dalla schiena almeno una novantina di chili. Ecco, forse qualche effetto collaterale questo vaccino ce l’ha: la speranza. Mi sono vaccinata perché la scienza non è un’opinione, perché ho visto cosa riesce a fare questo virus ai polmoni e alle persone e non voglio trasmetterlo né prendermelo e anche perché penso sia da stupidi non approfittare di una soluzione quando si ha un problema di dimensioni globali davanti al grugno.
Mi sono vaccinata, sono stata tra le prime in Italia e mi sento una privilegiata. Mi sento come se avessi vinto un VIP PASS per il concerto a cui tutto il mondo sperava di partecipare ma solo io ho potuto godere anche della poltronissima gold. Mi sono vaccinata e questo privilegio è un momento così emozionante per me che volevo raccontarvelo.
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