Umberto Brunelleschi, la raffinatezza in ogni ambito
Impossibile riassumere in poche righe la versatilità e la carriera di Umberto Brunelleschi, ma ci piacciono le sfide impossibili e allora ci proviamo: raffinatissimo pittore e illustratore, cartellonista e caricaturista, costumista e scenografo, attivo collaboratore di riviste di moda e di belle arti, nonché fondatore e direttore artistico di una delle più seminali, la pur breve eppur ma significativa La Guirlande d’art et de la litterature nel 1919-20.
Ideatore di costumi per locali di fama internazionale come il Folies Bergère e il Casino de Paris (nonché per celebrità come la cantante ballerina Joséphine Baker) nella capitale francese dove frequentò Amedeo Modigliani, Pablo Picasso e Gabriele D’Annunzio tra gli altri, raggiunge anche luoghi d’eccellenza come il Teatro alla Scala di Milano e il Maggio Musicale Fiorentino, con i saloni parigini e la Biennale di Venezia che si contendono esposizioni di suoi originali realizzati per preziosissime edizioni di fiabe e capolavori della letteratura di ogni tempo.
Partecipa di fatto alla nascita dell’art déco, ma il suo stile è talmente personale da non poter essere identificato con una sola corrente artistica. Le sue immagini colpiscono sempre per l’eleganza e lo stile delle pose e degli abiti, con una sensualità placida e sempre non urlata, colori sgargianti mai fuori posto che – seppur di gusto estetizzante e decorativo a volte fino all’eccesso – lasciano tuttora senza fiato.
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