Tamburi magici a Natale: un film buffo sui Saami e sui sogni
Ho finito da poco di sistemare l’albero e appiccicare decorazioni gel (una soddisfazione sensoriale, ne voglio altre) alle finestre.
Mancano ancora le luci esterne e… Un sacco di cose.
Non sono particolarmente fan del Natale ma le decorazioni mi piacciono troppo per rinunciare, e mentre aspetto che mio padre rischi la vita appendendo fili colorati sul balcone, penso a come rendere questo strano Natale ancora più strambo.
In TV hanno già iniziato con le maratone di film visti e rivisti e rivisti e… Va bene ci siamo capiti. Faranno Ghostbusters? Spero.
Improvvisamente mi arriva l’illuminazione, e no, non è papà che prova le luci.
Delle feste insolite
Ho deciso, cercherò uno di quei film d’animazione sconosciuti! Quindi prendo il telefono e chiedo ad amici sparpagliati in mezzo mondo di raccontarmi dei loro cartoni natalizi preferiti.
Nel giro di qualche ora ho raccolto abbastanza titoli per una vita intera, ma la maggior parte è abbastanza conosciuta e gli altri non mi convincono… E poi eccolo lì.
A pensarci non poteva che arrivare dalla Finlandia (kiitos, Anna!) il mio nuovo, buffo amico.
Si chiama “Santa Claus and the magic drum” (Joulupukki ja noitarumpu) e cosa c’è di meglio di una pellicola del 1996 in una lingua sconosciuta, davvero.
È basato su un libro per bambini omonimo scritto da Mauri Kunnas, che ha partecipato alla stesura del film insieme a sua moglie e agli illustratori e animatori Sami Toivonen e Kari Korhonen. La storia inizia con Babbo Natale che mette in ordine gli ultimi sacchi di lettere con l’aiuto di due bambini del villaggio, e quando sembra che tutto sia in ordine, dal sacco spunta un’ultima lettera firmata da un bambino di nome Vekara.
Sulla carta un po’ malridotta però non c’è una lettera, bensì un disegno.
Il povero Pukki (i finlandesi lo chiamano Pukki, carino no?) non riesce proprio ad interpretare il talento artistico del bambino, e così su suggerimento dei piccoli Noora e Ville, decide di chiedere aiuto ai Tomte, gli artigiani che da sempre lo aiutano coi regali. Tra un’ipotesi e l’altra, ovviamente tutte molto diverse a seconda dell’artigiano che prova ad interpretare il disegno, iniziano ad accadere strani incidenti diretti verso Babbo Natale.
Da giochi che si rompono, disavventure nella neve, e una macchina delle caramelle che esplode, sembra che qualcuno stia tentando di sabotare il Natale.
Noora e Ville riescono a scoprire che il responsabile è un Noaidi, uno sciamano Saami che sta portando scompiglio grazie ad un tamburo magico.
Il tamburo dei Saami
Il ruolo dei Noaidi e dei loro tamburi nella cultura Saami è quello di guaritori e magici della natura, accomunandoli alle figure sciamaniche delle altre culture nordiche.
Il tamburo sacro aveva un ruolo chiave durante le invocazioni agli spiriti, cerimonie dove venivano donate offerte di cibo in cambio di buona salute, successo nella caccia e così via, oltre a permettere ai Noaidi di compiere viaggi spirituali.
Gli sciamani erano anche protettori dei bambini, e curavano le renne, principale fonte di sostentamento delle antiche popolazioni Saami.
Purtroppo le pratiche sciamaniche sono scomparse nel 17esimo secolo a causa dell’imposizione cristiana nelle terre finlandesi, che costrinsero gli sciamani a convertirsi o a morire.
Lo sciamano del film invece non si arrende, ed è solo grazie ad un ingegnoso piano dei bambini che viene catturato.
Ascoltando Babbo Natale che stanco si chiede come faranno coi regali del bambino Vekara, il prigioniero rivela di chiamarsi esattamente in quel modo. Babbo Natale quindi spiega la situazione e Vekara chiede che gli venga mostrata la lettera.
L’uomo riconosce il suo disegno, che venne spedito quasi 50 anni prima per poi finire disperso tra la posta (… Sarà stato spedito da Poste Italiane?)
Vekara spiega che nel disegno c’è lui vestito da elfo, in quanto il suo più grande sogno era diventare un piccolo aiutante di Babbo Natale.
Non ricevendo risposta per molti anni però, Vekara si incattivì e decise che avrebbe trovato un modo di vendicarsi. Studiò quindi le pratiche sciamaniche, con l’obiettivo di mettere sottosopra il villaggio di Babbo Natale. Vedendo tutti i regali l’uomo si pente e capisce che Babbo Natale non aveva nessuna colpa, anzi stava cercando di consegnargli una montagna di cose che avrebbero potuto piacergli. Vekara quindi si redime aiutando a risolvere la situazione, e Pukki lo nomina suo aiutante, perché come fanno notare gli altri Tomte, sono tutti un po’ anzianotti, piuttosto che bambini.
Quando le cose non vanno come ci si aspetta
Beh che dire, direi che la morale di questo film è… Uhm, mai abbandonare i propri sogni?
E soprattutto, sicuramente, non scontare la propria frustrazione su chi non ha nessuna colpa.
Nonostante il film sia assolutamente per bambini, in effetti il messaggio è molto profondo. Oltre ad essere presentato in modo divertente e nonostante il fatto che il lungometraggio non sia un capolavoro di animazione, oltre che abbastanza vecchiotto e semplice. Possono succedere talmente tante cose e contrattempi nel cammino verso i nostri sogni, ma nonostante tutto non si dovrebbe mai prendersela con qualcuno che in tutto questo non c’entra, o cercare un colpevole a tutti i costi.
Quando tutto sembra andare per il verso storto è difficile crederlo, ma non è mai troppo tardi per realizzarsi. Alla fine è stato un anno pieno di contrattempi, ma questo non ci deve scoraggiare. È normale sentirsi affranti, e l’unica cosa da fare è prendere un respiro, consolarsi e coccolarsi, per poi riprendere a camminare.
E in queste feste così inusuali, perché non guardare qualcosa a cui non avremmo mai pensato?
Trovate il film sottotitolato su Vimeo (non sono più disponibili copie fisiche né streaming) e qualora non fosse più online e vogliate vederlo, potete chiedere a me!
Restando in tema, conoscete la cultura Saami? Il film mi ha messo voglia di approfondire la questione, sento di stare per finire in un rabbit hole di quelli massicci, beh è sicuramente un modo interessante di passare le vacanze.
Vi auguro che queste feste possano essere un momento di riposo e svago nonostante tutto, vi aspetto a Gennaio!
Rowan
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