Trump: saper perdere oggi

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Trump: saper perdere oggi

Ho una storia da raccontare, di quando avevo più o meno 14 anni. Ero stato invitato a casa di un amico, quelle festicciole a casa il sabato, dove ci sono quei panini tondi tagliati a metà con dentro una fetta di salame e sopra uno stecchino. Sono sicuro che li avete presenti.
Era stata organizzata per quel pomeriggio una caccia al tesoro, non una di quelle dove c’è roba nascosta e tu devi trovarla, ma dove ogni squadra, eravamo due squadre, aveva una lista con degli oggetti da trovare, gli oggetti erano generici tipo: un quadrifoglio o un fiore. Dovevamo girare nei dintorni della casa e riportare tutti gli oggetti nella lista, il primo che li portava vinceva.

Mi ricordo che eravamo testa a testa e l’arbitro era la madre del festeggiato, il che mi aveva già messo sull’attenti.
Eravamo testa a testa, mi pare mancasse un quadrifoglio e alla fine lo portammo praticamente insieme.
Lei si prese un suo momento e poi tornò indietro a contare gli oggetti. Notò che dei 10 petali che noi dovevamo portare, ne avevamo trovati solo 9, mentre la squadra avversaria li aveva portati tutti. Questo decretava la nostra sconfitta.
Ora a distanza di oltre 20 anni, non voglio insinuare nulla, tuttavia a tutta la mia squadra è rimasto un rospo in gola; ero piccolo, addirittura credo che versai qualche lacrima per questa, forse, ingiustizia. Ma a prescindere dalla veridicità del gesto, non reagii in maniera dignitosa.
Accaparrai delle scuse per riuscire ad ottenere la vittoria, senza poi averne il diritto, perché in effetti i petali erano quelli che erano. Poco dopo arrivò il momento della premiazione, io ero ancora in un angolo a mugugnare per la sconfitta, la mia squadra anche se aveva perso non gliene fregava più di tanto. Io l’avevo presa sul personale.

E al momento della premiazione venne fuori che il vincitore avrebbe semplicemente potuto scegliere il gusto del Chupa Chupa prima degli altri, ma tutti ne avrebbero avuto uno. E così cominciò, il festeggiato mi pare che scelse il Chupa chups alla fragola, e poi iniziarono a distribuirli. Quando arrivarono a me rifiutai, dicendo che non avevo vinto. Ovviamente era solo nella mia testa una stupida vendetta, per sottolineare che ci ero rimasto male e che non consideravo giusto il fatto di aver perso.

Se questo comportamento vi ricorda qualcuno, non è colpa mia. A me ricorda molto quello del Presidente degli Stati Uniti, un uomo di 74 anni che si rifiuta di lasciare la vittoria al suo contendente e batte i piedi a terra urlando al broglio. Ci sono numerosi articoli che vi parleranno nel dettaglio perché Trump, a prescindere, il 20 gennaio perderà tutti i poteri da Presidente. (qui avete un assaggio) Ma quello che ci preoccupa è cosa farà fino a quel momento. Quali danni potrà fare al sistema americano e soprattutto al mondo, mentre si metterà in quell’angolo e rifiuterà il suo Chupa Chups.
Perché essere il Presidente degli Stati Uniti non è una vittoria, è una responsabilità.
E questo non sembra essere minimamente passato per la mente di Trump.

Cosa c’era di onorevole nel rifiutare un Chupa Chups come regalo solo per sottolineare un punto sbagliato? A prescindere dal fatto che la madre avesse fatto vincere di proposito il figlio, il mio modo di reagire non lasciava spazio a nessuna ombra di onore.

E se un ragazzino di 13 anni un po’ viziato, che rinuncia un Chupa Chups lo ha capito, un ragazzino che sarebbe stato disposto a togliere quel piccolo premio a tutta la sua squadra solo per poter incidere una tacca sul suo biplano mentale, immaginatevi quanti danni potrebbe fare quello stesso bambino, o un bambino come lui, a capo del governo più grande del mondo.
Non preoccupatevi è impossibile che ci sia un colpo di stato, o che lui torni Presidente. Lo sapete se avete letto il link di prima.
Quello che mi chiedo io è, negli anni a venire, ma anche nei mesi a venire, cosa penserà Trump? E come verrà ricordato?
Verrà come qualcuno che ha perso e si è ritirato in maniera onorevole, come gran parte dei suoi predecessori, o verrà ricordato come un bambino che ha rifiutato un Chupa Chups?

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