Simona Sanfilippo, la dolcezza tra sogno e realtà
Simona Sanfilippo è nata a Pieve di Cadore (BL) nel 1976 e vive da anni a Torino. Dopo il diploma in grafica pubblicitaria nel 1995 ha conseguito un Master in Illustrazione allo I.E.D. di Torino nel 2001 (con un progetto per il libro Lo zucchero d’argento) sotto la guida di maestri riconosciuti come Massimiliano Frezzato e Fabiano Negrin, per poi dedicarsi con passione all’illustrazione per l’infanzia, venendo selezionata a celebri concorsi nelle cittadine di Bordano (UD) e Chioggia (VE), ma anche l’Accademia Pictor nel capoluogo piemontese e la rassegna Illustrissimi di Riccione (RN), nonché IllustrAnimali al museo d’illustrazione comica di Grottammare (AP).
In pochi anni ha ccumulato un’esperienza a tutto campo come grafico e illustratrice, per editori italiani e internazionali, esplorando a 360 gradi la propria creatività: ha collaborato con albi illustrati della fiorentina Giunti, cartoline della britannica Images & Editions, libri illustrati di Harcourt e Evans Brothers, poesie illustrate delle britanniche Out of the Ark e Ladybird, packaging e calendari per Caffarel e Galup, perfino design di gadget per PEA & Promoplast e di timbri da collezione per Scrapalbum, nonché associazioni come Cartacanta e Satyagraha.
«Pile di libri, vasi di fiori e musica francese riempiono il mio tempo libero e ho una grandissima passione per la Bretagna, terra celtica del mio cuore», racconta: cura anche lo spazio web “incantaMenti”, un «blog d’illustrazione e altri sogni» in cui racconta del suo lavoro e passioni naturali, svelando curiosi “dietro le quinte” ed elargendo consigli a chi vuol intraprendere una carriera non sempre facile.
«Adoro definire la mia piccola arte come un mondo onirico fatto di incantamenti ed emozioni», dice ancora Simona. «Le mie illustrazioni sono fondamentalmente questo: emozione e colore, prima ancora che tecnica o prospettiva», ha aggiunto l’illustratrice. E in effetti nelle sue opere traspare quella pace e tranquillità che sta a metà strada tra il reale e il sogno, per lei affascinata dal disegno «sin da bambina, quando dipingevo a olio con mio padre».
E niente ha più realtà del sogno, come canta da trent’anni Roberto Vecchioni…
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