Iela Mari, quando l’illustrazione si fa poesia

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Iela Mari, quando l’illustrazione si fa poesia

Gabriela (detta Iela) Ferrario nasce a Mailno nel 1931 e studiando all’Accademia di Brera incontra Enzo Mari, dove lei frequenta il corso di pittura e lui quello di scenografia: si sposano nel 1955 e dalla loro unione nascono – oltre ai figli Michele (oggi scrittore e traduttore) e Agostina (oggi musicista) – alcuni libri illustrati per le epocali Emme Edizioni di Rosellina Archinto che, come ha scritto l’associazione culturale Hamelin, «fra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta hanno profondamente segnato il percorso di chi lavora nel campo dell’illustrazione, della grafica, dell’editoria, della comunicazione, del design. Nelle scuole, nelle biblioteche, soprattutto nel lavoro con i bambini degli asili nido, delle scuole d’infanzia e primaria, i libri di Iela Mari, nati come proposta fortemente innovativa, sono diventati nel corso del tempo dei classici della letteratura per ragazzi».

Iela ha poi proseguito da sola, creando e illustrando titoli che, come Il palloncino rosso (1967), che ha anche ispirato un cortometraggio animato di 50 secondi, L’albero (1973) – dove sono protagonisti un albero, uno scoiattolo, un nido di uccelli, il passare delle stagioni con i suoi cambiamenti e il comportamento che impone – e L’uovo e la gallina (1978), sono tuttora pubblicati in Francia e Germania Spagna e Portogallo, Gran Bretagna e Giappone, Corea e Taiwan. In Italia sono oggi disponibili nel catalogo di Babalibri, da lei fondata con la figlia Francesca per riproporre al sonnecchiante mercato italiano capolavorissimi come Nel Paese dei mostri selvaggi (1963) dell’immenso Maurice Sendak, di recente ristampato da Adelphi.

Nel cinquantenario del suo primo libro, nel 2010 la bolognese Salaborsa ha organizzato la bella mostra “Iela Mari. Il mondo attraverso una lente” giunta anche a Milano e a Roma (di cui vi consigliamo di recuperare il catalogo), ma nel suo lavoro c’è anche Il paesaggio infinito, un set di 16 cartoline realizzate nel 1988 che possono essere diversamente combinate per creare nuovi, splendidi scenari e stimolare l’immaginazione. Perché la grande arte apre sempre nuovi spazi: nel nostro piccolissimo, anche questa rubrica di Niente Da Dire vuol dare il suo umile contributo per moltiplicare emozioni e conoscenze.
Scomparsa nel 2014, è tuttora ricordata come una delle artiste più attente a sviluppare nel pubblico un’attenzione selettiva stimolando la fantasia: come ha scritto Cristina Taglietti sul Corriere della Sera all’indomani della sua scomparsa, «Con un palloncino rosso rivoluzionò il mondo dell’illustrazione per bambini». Lo ha ricordata anche il manifesto, spiegando come «Negli anni Sessanta con il marito Enzo inventò gli albi visuali, seguendo i ritmi della natura e le sue trasformazioni».

Nel 1968 aveva detto: «Vorrei attirare l’attenzione sulle forme in relazione al bombardamento delle immagini prodotte dalla televisione». Un’attenzione che rimane tuttora valida.

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