Mimeografo vagabondo – Quando escono i libri?

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Mimeografo vagabondo – Quando escono i libri?

Estate è sinonimo di vacanze, e in corrispondenza di queste le librerie si riempiono di nuovi titoli, ci avete mai fatto caso? Ma esistono periodi migliori o totalmente sconsigliati per pubblicare i libri? Sembra una domanda strana vista la mole di testi sfornati ogni anno in Italia (75.718 nel 2018), che cosa spinge gli editori a prediligere determinate date rispetto ad altre?

Iniziamo ad addentrarci nella selva oscura dell’editoria Italiana, in cui tutto è velato da una fitta nebbia che impedisce di vedere gli ingranaggi di uno dei principali settori culturali italiani. Il Mimeografo vagabondo vuole cercare di dissipare questa coltre, per svelare ai più interessati e curiosi cosa si cela alla base delle scelte degli editori.

L’anno editoriale è ciclico, segue diversi avvenimenti per cui il suo inizio è stimato verso fine agosto/ inizio settembre, quando cominciano ad uscire i primi libri in previsione dell’autunno, periodo in cui si esordisce sul mercato con i titoli più forti e che si ha la sicurezza che venderanno. Il momento dell’anno in cui si vende in assoluto di più è quello natalizio, per cui il lancio dei libri deve essere fatto entro la metà di Novembre. Partendo d’anticipo si ha il vantaggio di poter iniziare una promozione capillare del libro e dell’autore, facendolo conoscere grazie a presentazioni, interviste su giornali o altri mezzi di comunicazione; solo gli autori di bestseller già conosciuti possono permettersi di uscire a dicembre, alle porte la festività. Giugno e luglio sono mesi importanti che preparano agli acquisti prima della partenza per le tanto agognate vacanze estive.

Altri appuntamenti importanti che influenzano il calendario delle uscite editoriali sono i festival, come il Salone Internazionale del Libro di Torino (maggio) e i premi letterari come il Premio Strega (luglio) e il Premio Campiello(settembre).

Ogni editore applica le proprie scelte su quando far uscire i libri, ogni testo ha il giusto momento per essere pubblicato. Piccoli editori possono preferire altri archi temporali per fa uscire le proprie novità, evitando così di proporre qualcosa in un mercato saturo che rischierebbe di non far emergere il libro e destinarlo a una breve vita culminata con il macero.

I festival sono i canali principali per presentare al pubblico e alla stampa autori internazionali, utili agli editori che non possono permettersi di far arrivare autori stranieri in Italia. Sono occasioni preziose per poter pubblicare libri al di fuori delle date canoniche, che proposti nelle giuste vetrine fieristiche possono riscontrare grande successo. Oltre al Salone di Torino, il più importante degli eventi in Italia, ci sono anche il Festivaletteratura di Mantova, Più Libri Più Liberi a Roma, Pordenonelegge a Pordenone.

Il periodo estivo riempie nuovamente le librerie quasi come a Natale, si fa incetta di libri di portare in vacanza, ma sia sotto l’ombrellone o sotto un monte, è alta la probabilità che il lettore trovi nelle nuove uscite molta narrativa e saggistica leggera, in linea con la voglia di relax e riposo. Giugno e luglio sono i mesi in cui si vende di più dopo ottobre, novembre e dicembre, il periodo di punta. L’estate è anche il momento più facile per poter fare promozione sui giornali, poiché la concorrenza è minore.

Il Premio Strega invece è il principale spartiacque dell’anno editoriale, il punto finale in cui si tirano le fila dell’anno appena passato. Ma quando deve uscire un libro per concorrere al premio italiano più importante? Due sono le possibilità: all’ultimo momento, quindi verso febbraio (a inizio marzo si chiudono le candidature), oppure con grande anticipo, soprattutto se l’autore è esordiente, per dargli il tempo di farsi conoscere e di promuovere il libro.

Questo complesso calendario editoriale non è granitico e statico, ogni editore lo interpreta a modo suo applicando le proprie conoscenze ed esperienze, ma soprattutto segue l’identità del libro in uscita, cercando la migliore vetrina possibile.

Articolo di Giulia Panzeri

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