Fantaenciclopedìa – Il Fantastico in Letteratura

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Fantaenciclopedìa – Il Fantastico in Letteratura

Io sono molto insofferente a tutto quello che è esoterismo, in una forma o nell’altra. Parlatemi seriamente di oroscopo, religione o spiritismo e mi vedrete ribaltare gli occhi tanto da non vedere che il bianco dei miei bulbi oculari!

Credo solo nella scienza, in una maniera che rasenta il fanatismo religioso! (Il che fa un po’ ridere a pensarci).

Adoro però tutto quello che è magia, spiritismo e mistero all’interno della Letteratura e della Storia! Sapere di quella tal malattia che si credeva frutto di stregoneria. O scoprire che uno edificio è stato allineato con le stelle, in modo che un raggio di sole colpisca un preciso punto della parete, magari il giorno del compleanno del committente. O ancora conoscere le storie e leggende religiose che hanno ispirato l’iconografia e la letteratura successiva…  Insomma, adoro sapere come tutte queste teorie hanno influenzato la Storia e continuano ancora oggi a influenzare il nostro immaginario. Ancora di più adoro trovare questi ingredienti fantastici nei libri, una puntina di magia o spiriti maligni, un fantasma o una maledizione… rendono il tutto ancora più travolgente! Ma solo, appunto, se confinate all’ambito della fantasia. Uscita dalla lettura o dalla visione di un film non riesco più a prendere questi elementi seriamente, finiscono nella sezione “folklore” del mio cervello.

Tempo fa ho saputo dell’esistenza di un libro che è la perfetta trasposizione letteraria di questo mio modo di vedere l’esoterismo in genere. Ho faticato molto a trovarlo, ed è finalmente arrivato fra le mie mani da pochi giorni, lo aspettavo con ansia per potervene parlare. Galeotto fu “Otto e mezzo” della Gruber, dove lo presentarono parecchio tempo fa. Non ricordo molto di cosa è stato detto per presentarlo. Mi è solo rimasta impressa una frase; nel libro si parlava di un vero processo, durante il quale hanno chiamato un fantasma a testimoniare! È stato sufficiente a convincermi. Ho subito capito che dovevo averlo!

Il libro di cui parlo è “Fantaenciclopedìa, Il Fantastico in Letteratura” di Adan Zzwwurath (provate a pronunciarlo, il mio cervello mi dà errore quando tento di farlo), Edito da Manifestolibri nel 2018. L’autore all’anagrafe ha altro nome chiaramente… ma questo alter ego letterario gli permette di essere sempre l’ultimo nome citato in bibliografia!

Il libro ha un ricco indice di nomi e argomenti, ed un sommario dei capitoli. Invita ad aprirlo e leggerne pagine casuali, così come è possibile cercare in ordine alfabetico un tema che vogliamo approfondire.

Potrei passare ore a raccontarvi di piccole curiosità e grandi temi, voglio però concentrarmi sul rapporto fra il Fantastico e la letteratura; tema affrontato negli ultimi capitoli del libro.

Il “Fantastico” non è un genere ne una “tonalità dell’anima”. Non è nemmeno una “vacanza” che si concede la Ragione di esplorare un mondo immaginario. L’autore riporta che:

Il “Fantastico” è, precisamente, un metro di Giudizio e una funzione “Critica” del pensiero, la stessa che ci consente di “figurarci” quel che non c’è, o non c’è ancora, perfino al di là e contro l’Esperienza. Una Facoltà, che ci permette di immaginare il Nuovo – costringendoci, dunque, a misurarci con l’impossibile come se fosse possibile.

Ma il Fantastico in letteratura è un vero e proprio genere, molto ampio nelle sue tante declinazioni. Cosa lo distingue dal resto della narrativa?

Secondo Freud è l’Effetto che fa su di noi, effetto che si basa inevitabilmente sul lavoro mentale che fa il lettore nei confronti del racconto dell’autore. Di fatto se leggessimo Lo Hobbit pensando tutto il tempo che gli Hobbit non esistono verrebbe meno la magia del racconto, non pensate?

È il nostro Fantasticare durante la lettura, il nostro lavoro mentale che cataloga il genere in letteratura Fantastica, il nostro accettare come ammissibile anche l’inammissibile a rigor di Logica, anche a confronto con la Realtà che conosciamo.

Quanto vi immergete in questo fantasticare? Siete lettori dalla mente legata alla ragione, amanti della letteratura realistica o concedete alla vostra immaginazione di esplorare mondi incredibili, che a libro aperto vi divorano sembrandovi plausibili?

Avrò probabilmente modo di parlarvi ancora di questo libro, gli spunti di riflessione che propone sono infiniti, esplorando in due grossi volumi racconti biblici e letterari, fatti di cronaca e storia… intanto mi ci perderò dentro, lasciandomi trasportare dalla Fantasia.

Baci

G.

P.S. Se il libro vi interessa vi consiglio di procurarvelo direttamente dal sito della casa editrice, che sta facendo sconti del 50% su tutto il catalogo. Vi garantisco che non è una pubblicità, ma un pensiero al povero portafoglio di noi poveri lettori!

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