Un brivido rosa – Pomeriggi con un cane fifone

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Un brivido rosa – Pomeriggi con un cane fifone

Anni fa, i nostri schermi ci regalarono qualcosa di mai visto prima.

Ad un osservatore esterno, non sarebbe stato nulla di che, ma i bambini e i ragazzi testimoni diranno altrimenti, ancora oggi. Vi diranno di come un piccolo cane rosa abbia cambiato le loro vite.

Donando loro la paura. Perché nella piccola città di Altrove succedono davvero cose strane, e John Dilworth ha deciso di mostrarle nelle televisioni di milioni di persone. È pomeriggio, abbiamo appena finito i compiti, e finalmente possiamo gustarci i nostri amati cartoni, se non fosse che… Per 20 minuti al giorno, facevamo una delle nostre prime esperienze con quei tipi di paure che arrivano di soppiatto, ti fanno ridere e divertire, e non ci pensi, e poi… dopo, tornano per non lasciarti mai più.

Ha funzionato? Bene, perché quale occasione migliore, per rivangare un po’ di ricordi con la scusa di capire chi e cosa si cela dietro alcuni degli antagonisti più celebri? Qui ne vedremo pochi, cercando di andare un po’ oltre l’ovvio, ma faremo del nostro meglio per divertirvi… e farvi venire la pelle d’oca. Bene… da chi cominciamo?

Ramsete? Ma sì dai, Ramsete, la mummia egizia, probabilmente del faraone Ramses II… Però, oltre ad essere terrificante di suo ed uno dei pochi personaggi animati in CGI di tutta la serie, Ramsete non è esclusivamente basato su una mummia. Vero è che lancia ai Bagge tre maledizioni, ma il suo design può essere considerato ben più complesso. Infatti ha molte caratteristiche della figura dello Skinwalker, creatura del folklore nativo americano. Gli Skinwalker si comportano come umani, ma non lo sono, e il loro aspetto trasandato, spesso accompagnato da vestiti strappati che li avvolgono, rivela la loro natura agli incauti viandanti che osino avventurarsi nella notte. A seconda delle culture, possono trasformarsi a piacimento, sia in animali, sia in esseri identici a noi. Gli Skinwalker non vivono per uccidere, non ci odiano, sono al nostro fianco come chiunque altro. Eppure, a volte, qualcuno scompare senza lasciare traccia. Ramsete ha una personalità incredibilmente calma e mansueta, eppure capace di tutto per recuperare la sua stele, infligge punizioni mantenendo una compostezza incredibile. Non c’è modo di sapere per certo cosa ispirò il personaggio, probabilmente entrambe le figure, com’è molto comune, ma… cosa sarebbe successo se non avessimo restituito la stele, se Ramsete fosse tornato a nascondersi tra noi, alla ricerca di ciò che è suo? La sentite la musica?

Ma Leone ci ha abituati a fare i conti con la paura nelle sue forme più subdole. Paura non sono solo i mostri e le catastrofi, possono essere persone ordinarie, che vediamo tutti i giorni senza riconoscerle. È il caso di Mad Dog, il fidanzato di Bunny. Abitante del Ghetto dal lato sbagliato della stazione, incarna l’essenza di una persona tossica ed abusiva, ha tagliato fuori la sua ragazza da qualsiasi elemento esterno, costringendola ad essere sua prigioniera e a prostituirsi. Ma tutto questo non è iniziato di punto in bianco. Dai primi giorni, in cui Bunny era follemente innamorata di questo ragazzo che giurava di proteggerla, poi quando la sua amica Kitty è stata costretta a tagliare i ponti, per la sicurezza di entrambe le ragazze, fino a che Bunny non è rimasta senza nessun aiuto in un inferno quotidiano. È vero, Leone ha trovato il modo di salvare lei e Kitty, ma quanti Mad Dog ci passano accanto? Quanti di noi hanno davvero lo stesso coraggio che ha avuto Leone? Mad Dog non è un mostro deforme, non alza un dito verso i protagonisti, eppure meglio prestare grande attenzione.

La puntata con protagonista il marionettista Fusilli è sicuramente considerata tra le più disturbanti della serie. L’alligatore italiano (ovviamente, hah) è capace di trasformare le sue ignare vittime in marionette. Promette loro fama e soldi per poi invitarle nel suo teatro e mettere in atto il suo piano. Leone riesce a salvarsi per miracolo, ma non è così per la sua famiglia… dal finale dell’episodio sono scaturite le teorie più bizzarre, andare a cercarle è un ottimo passatempo secondo noi.

La figura di Fusilli è palesemente basata su più temi, ha sicuramente molte similitudini con le storie di serial killer che mummificavano e mettevano in mostra in vari modi le loro vittime, ma la cosa che più ha sconvolto gli sfortunati membri della redazione che hanno avuto la malsana idea di cercare info varie ed eventuali, è che il suo doppiatore originale non è altri che… Jim Cummings. Mettete Winnie Pooh al posto di Fusilli ed eccovi serviti i vostri incubi. Scherzi a parte (o no?) l’episodio è talmente pieno di riferimenti al teatro delle marionette napoletano da meritare infiniti rewatch. Chi ha voglia di andare a fare una capatina in teatro?

Katz è uno degli antagonisti ricorrenti più amato dai fan, maestro d’inganni, crudele e sanguinario, si diverte terribilmente a torturare le sue vittime nei modi più impressionanti. Fin dalla prima puntata possiamo ammirare il suo genio malvagio all’opera. Il suo Motel è infatti una copertura, il gatto sequestra i suoi clienti per trasformarli in gustosi manicaretti per degli enormi ragni mangiauomini. Insieme a Fusilli, è uno dei pochissimi antagonisti ad essere malvagio a tutti gli effetti, non ha nessun rimorso e anzi si diverte enormemente. Controparte perfetta di Katz, ed altrettanto apprezzata invece è  Cajun, una strana volpe un po’ sconclusionata che, tra l’altro, ha tentato di cuocere Marilù, ma che non ha veri e propri istinti malvagi, è strana forte e basta. Quindi… uhm, attenzione agli animali antropomorfi rossi?

Ultimo ma non ultimo, su di lui è stato detto tutto, sono circolate talmente tante analisi che non eravamo sicuri sarebbe valsa la pena parlarne, che non saremmo riusciti a parlare di Fred lo Strambo in un modo nuovo. Ma forse un modo c’è. Fred, così affascinante, così complesso, così strano, così… Malvagio. Ha stregato, in dieci minuti, un’intera generazione. Ma chi è Fred lo Strambo? Amato nipote di Marilù, a detta sua è un bravissimo ragazzo, peccato sia in manicomio. Eppure, la cara zia non è nel torto. Fred non ha mai davvero fatto del male a qualcuno, vero, ha rasato a zero più persone ed ha un comportamento molto inquietante, ma poi? Poi si rivela capace di rispettare gli altri come chiunque altro. Possibile che sia un modo per far capire come le malattie mentali siano ancora largamente incomprese e demonizzate nei media?

Anche la malattia di Fred, che in fin dei conti può essere paragonata a qualsiasi altro disturbo, è stata parzialmente demonizzata. Ma a differenza degli altri media precedenti e contemporanei, gli spettatori assistono alla prima volta ad un’inversione di tendenza: la narrazione rende chiaro che Fred non è affatto malvagio e che chissà, col giusto supporto, avrebbe avuto una vita completamente diversa. Così come tante altre persone che vengono additate perché si comportano in un modo “strano” non convenzionale, difficile da capire. Ma che non hanno mai fatto del male a nessuno, e che avrebbero potuto avere qualcosa di molto differente. Magari oltre alle bellissime rime e alla sua voce, Fred ci lasciò anche questo altro regalo.

Ci fermiamo qui! Adesso sapete cosa fare, vero? Vi aspettiamo in una casetta in mezzo al nulla ad Altrove… con questo caldo, un po’ di brividi non faranno male.

Speriamo di avervi divertito, stuzzicando qualche ricordo interessante, chi era il vostro preferito?

Stupido articolo, mi fai sembrare un mostro!

BULA BULA BULAAA

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