Playrino: quando la tua ex ti vuole far conoscere il suo nuovo ragazzo in un Neko Cafè

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Playrino: quando la tua ex ti vuole far conoscere il suo nuovo ragazzo in un Neko Cafè

Playrino la rubrica che tutti leggono ma alla quale solo i più coraggiosi mettono like.
Salve a tutti campeggiatori, camperisti e campanari, è il Rinoceronte che vi parla, è arrivato il momento del nostro, stretto, spazio dedicato alla sessualità, agli hentai e agli ecchi. PlayRino, è  casa di scambi, non gli scambi che credete, ma scambi di opinioni. Una sorta di sfogo e punto di riflessione per voi lettori. Una posta del cuore? No. Rimaniamo sul tema sessualità, e scrivetemi: rinoceronte@nientedadire.it verrete pubblicati in forma anonima e riceverete una mia risposta, non come un qualche tipo di guru che sa chissà che cosa, ma come un confidente con la vostra stessa voglia di imparare e scoprire. Il vostro dubbio diventerà uno spunto per crescere insieme.

A proposito di eroi vorrei raccontarvi di quella volta che la mia ex mi ha invitato in un Cat Cafè per conoscere il suo nuovo ragazzo. Si, mi sono impegolato in questa situazione.

Mi raccomando, devi stare tranquillo. È già abbastanza geloso.
Assume una espressione tutta seria, come se servisse a qualcosa.
Devo fare il bravo?” dico sorridendo.
Non ridere! Sono serissima.” Il ciuffo in fondo alla sua coda si gonfia e diventa tutto dritto. “Non spaventarmelo. La situazione è già abbastanza strana.
Guarda che hai fatto tutto te.“, le dico prendendole la mano.
Non prendermi la mano se c’è lui! Non capirebbe perchè lo stai facendo!” La treccia di capelli è alzata come una coda di scorpione, gli occhi diventano per un attimo gialli, l’architetto ti caccia via.
Sto saltellando intorno alla mia ex ragazza, saremo sempre intimi, saremo sempre importanti l’uno per l’altra qualsiasi cosa accadrà. Anche se mi invita a conoscere il suo attuale ragazzo.
Non puoi fare le tue battute solite.” mentre lo dice mi prende la mano, poi la lascia subito ricordandosi dello scorpione.
Dove sta il divertimento allora?“, adoro le situazioni imbarazzanti, mi piace giocarci come un gatto con il suo gomitolo, sfilo ogni filo trovando una trama diversa e lo tiro finchè non vedo una risata.
Andiamo in un cat-cafè, ci sono io, ecco i tuoi divertimenti per oggi. Lui lascialo in pace.” alza il mento con fiero cipiglio mussoliniano.
Indossa un vestito cosparso di lama, delle calze e degli stivali neri con anche loro un forte cipiglio mussoliniano. Il vestito con i lama è uno dei miei vestiti preferiti, lo ha comprato mentre stava con me e mi piace pensare che da qualche parte in Perù ci sia un lama con un vestito pieno di architetti. Ma forse è vestita in altro modo e io la vedrò sempre con indosso i vostri lama.
Hai pensato a come ti presenterai? Fra poco lo incontreremo.” la abbraccio con forza.
Non saprei, ho diverse opzioni.” lei si volta inarcando un sopracciglio, poco convinta.
Pensavo di cominciare così: Ciao, sono il Rinoceronte. Avrai sentito urlare il mio nome.” lei apre la bocca indignata, non dice niente, la tiene aperta come un faro e volta lentamente la testa verso di te.
Troppo esagerato? Potrei regalargli un racconto di playboy dove compari con autografo.
I coltelli che le partono dagli occhi sono eloquenti, almeno quando il sorriso divertito appena sotto.
Non ti preoccupare, vedrai che andremo d’accordo. In fondo frequentiamo gli stessi posti.
L’architetto scoppia ridere e ti colpisce la spalla con un finto schiaffo.
Piantala. Non fai ridere.” dice ridendo.
Spegne il sorriso come si fa con una pipa, il suo ragazzo sta arrivando. Si baciano, si baciano ancora, si stanno baciando di nuovo. Attendi. Hanno finito? No. Ancora un bacio.
Potesse farle la pipì sopra credo che l’avrebbe già fatto.
Ti presento il mio ragazzo.” Mentre lo dice l’architetto sgrana gli occhi come l’hypnorospo di Futurama.
Ti vengono in mente tante cose da dire, troppe, si affollano tutte nella testa, spingono per uscire, ma poi ti immagini l’architetto come Piccolo che protegge Gohan dal raggio di Nappa e ti calmi.
Piacere, il Rinoceronte, sono il prequel.
Lei ride di una risata che dice “Bravo, poteva andare peggio.” e insieme andiamo a questo Cat-Cafè, lo ha scelto lei, ama i gatti. È una di quelle persone che se ti sta parlando e passa un gatto in lontananza urla “Gatto!” e scompare ad accarezzarlo.
L’improvviso terrore che vi lasci soli a cena per andare a strigliare un batuffolo di pelo ti colpisce alla gola.
La tua ragazza mi ha detto che sei un compositore.” ci stai provando a fare conversazione tu.
Lui la guarda prima di risponderti, come per un piccolo incoraggiamento. “Si, qualcosa del genere.”
Ah, allora è vero che sei un buon spartito!” , la tua pessima battuta ha neutronizzato la conversazione.
Poi, lentamente, l’architetto comincia a ridere. È l’unica. I gatti si avvicinano e si sistemano accanto ai suoi fianchi, come una volta facevi anche tu, sta bene. È felice.
Le guardi il sedere, è felice anche lui.
Accarezza i gatti facendoti l’occhiolino e poi subito dopo una linguaccia, non sia mai che ti vizi troppo. È allora che mi accorgo che anche io sono felice.

È andata così.

Aspetto le vostre lettere e nel caso vogliate parlare con me vi aspetto su instagram o in libreria con il mio libro a tema sessualità con altre vicende come questa: “Il Corno del Rinoceronte

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