Quarantena in Fuga – La tesi del Dr. Waldman
Conoscete il professor Waldman? Ne parliamo dopo.
Mentre il professore aspetta ecco che un tizio di ventisette anni scappa da Codogno per raggiungere la sua famiglia in Irpinia.
Dico “scappa” perchè ha infranto la quarantena voluta dal sindaco ed è pure rientrato al paese di origine, Montefusco in provincia di Avellino. Tipo fuga da Alcatraz insomma.
Il sindaco del paese avellinese, che non so perchè me lo immagino come quello di Animal Crossing, Tortimer, si chiama Gaetano Zaccaria e non gli è sfuggito niente.
Ha firmato un’ordinanza, trasmessa al Prefetto e all’Asl, con la quale ha intimato a tutta la famiglia del giovane di non uscire da casa e non avere contatti con altre persone per due settimane.
La quarantena se la sta facendo, da Codogno speriamo abbia impacchettato anche la sua superficialità e l’abbia portata lontano.
Il Professor Waldman è un personaggio di Frankenstein di Mary Shelley, quello di Kenneth Branagh con un super plasticoso DeNiro nel ruolo della Creatura.
Compare poco, verso l’inizio. È una sorta di mentore per Victor. Il primo ad aver fatto esperimenti seri sulla rianimazione di tessuti morti.
Nonostante il suo hobby è anche un medico stimato e perfino un medico del suo livello non può esimersi quando c’è una epidemia di colera.
Così giù in strada a vaccinare i poveri, tipo il “Doctor is In” di Lucy, stessa cosa ma con una siringa che altrimenti si muore tutti.
C’è questo straccione che però non ci sta, lui è furbo, tra gli altri straccioni gira una voce e lui ha scoperto tutto.
Sono i dottori che hanno messo in giro il colera, quello che iniettano è veleno. Vogliono eliminarli tutti, lui lo ha scoperto.
Allora mentre il professor Waldman gli sta spiegando quanto sia una idea folle lo straccione, lui che è furbo, che ha sentito la verità, non vuole quel veleno nel braccio e accoltella il medico.
Morto.
Waldman è morto, il suo diario finisce a Victor Frankenstein ed ecco che comincia la vicenda che porterà alla creazione di Robert De Niro.
Lo straccione è stato catturato invece, nei pressi di Montefusco, è stato condannato e ucciso, non per la sua ignoranza, ma per l’omicidio.
Lo straccione poi, caso vuole, sia diventato anche un buon sessanta per cento del corpo della creatura, la sua famiglia, invece, ancora in quarantena.
Ma sarà sempre imprigionata, non fra quattro mura, ma nell’ignoranza.
Dovete affidarvi alle fonti sicure, ricordarvi che contrarre il virus non significa essere condannati, che i decessi sono soprattutto sugli ultrasettantenni con malattie pregresse. Questo significa che bisogna essere cauti e preparati comunque, ma non lasciarsi masticare dal panico.
Dovete attenervi solo a fonti accreditate, come quella del ministero della Salute o dell’Istituto Superiore Sanità. C’è anche il sito della regione Lombardia e un numero di pubblica utilità con l’800-89-45-45 o con il 1500.
Che pare un po’ l’età alla quale stiamo tornando.
Ecco qualche Link utile, usate questi.
Ministero della Salute
Regione Lombardia
Epicentro
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