Quando l’amore supera i confini

Reveal more

Quando l’amore supera i confini

A volte succedono cose che non pensavi possibili.

Se, per un qualche motivo, dovessero raccontartele probabilmente non ci crederesti neanche, così come non sono sicura che non mi prendiate per pazza dopo aver letto questo trafiletto.

Non so bene quando sia successo, so solo che quando me ne ero accorta ormai era tardi, non potevo farci niente e, in realtà, non volevo farci niente.

Parliamo d’amore, sì, visto il periodo dell’anno tocchiamo quell’argomento.

I sintomi

Solitamente i sintomi, più o meno comuni, dell’innamoramento sono farfalle nello stomaco all’idea di incontrare l’altra persona, senso di mancanza quando sì è lontani, qualche volta gelosia (in gradi più o meno forti) e il forte desiderio di vederla e averci a che fare. Conoscerne i difetti ma accettarli, sapendo che fanno parte di lei. Confermate? Se avessi una lista da cui depennare i punti, probabilmente li avrei segnati tutti. Posso quindi affermare che questo amore ci sia. E non è per una persona (c’è anche quello per una persona ma non è quello di cui parliamo ora).

That’s Amore

Quando si perde la testa per un luogo, soprattutto se è lontano, si passa una vita complicata. Innamorarsi di una nazione che si trova a 12 ore di distanza ti porta a vivere la maggior parte del tuo tempo pensando a come fare per tornarci, per poter ancora camminare per quelle strade, vederne le luci, sederti su una panchina e osservare come cambiano i colori di un quartiere durante i vari momenti della giornata, fare foto allo stesso palazzo una miriade di volte, anche se non cambia mai, e non cancellarne neanche una. A volte travalica il concetto di passione e si avvicina pericolosamente a quello di ossessione e se fosse una persona potrebbe forse citarmi per stalking. Eppure il Giappone ha su di me quell’effetto, Tokyo in particolare. Mi piacciono addirittura i suoni della metropolitana, i jingle delle varie stazioni, e ogni tanto me li riascolto come si farei con l’album del mio gruppo preferito.

È indubbiamente un Paese che mi ha dato tanto, mi ha fatta crescere come persona, mi ha fatta crescere professionalmente e non smette mai di regalarmi momenti incredibili. Mi ha fatto conoscere persone cui tengo molto, mi ha stupita, mi ha irritata anche, mi ha lasciata senza parole e con la voglia di parlare per ore (quindi fate attenzione a cosa mi chiedete).

Mi ha fatto battere forte il cuore e continua a farlo senza smettere mai. Posso quindi sostenere senza remore che si tratti di amore. Per molto tempo ha occupato la maggior parte di me, della mia mente e del mio spirito. Non ha smesso ora, ma sto cercando di ridimensionarlo o potrebbe farmi soffrire, come nelle migliori e più struggenti storie d’amore.

Ogni volta come la prima

Una cosa di cui però mi sono resa conto mentre scrivevo è che, per certi versi, è solo mia. Lo è nella misura in cui le emozioni vissute, il modo in cui ho visto determinati posti, i colori e i profumi che ho percepito, sono unici, perché ognuno la vede e la sente in maniera diversa. E meno male che siamo tutti differenti, questo ci permette di goderci di ogni attimo in maniera estremamente personale.

È uno dei motivi per cui mi piace accompagnare gruppi di viaggiatori in Giappone: perché ogni volta è come se fosse la prima volta, perché rivedo un luogo che conosco, parzialmente attraverso gli occhi di qualcun altro, occhi nuovi e freschi.

È come continuare a innamorarsi, ancora e ancora e ancora, con prospettive nuove ed emozionanti.

E voi, chi o cosa amate così? Fatemelo sapere che è sempre bello e interessante.

Love, Monigiri

1 comment

  1. Marco
     — 

    Cara Monigiri,

    Ho vissuto un anno in Edimburgo, Scozia. Facevo un lavoro semplice: ero un operaio di una ditta di biscotti (il sogno di ogni goloso) ma vivere in quella città mi trasmetteva un senso di tranquillità e di gratudine.
    Amavo camminare per le sue strade e col tempo mi ero trovato quei posti che mi trasmettevano il buon umore anche solo sentendoli nominare.
    Sono passati ormai diversi danni da quando sono partito dalla Scozia ma ogni volta che vedo un suo paesaggio, un suo monumento o una sua strada, il cuore mi riporta là.
    Sogno di tornarci, ma sono sempre spaventato di essere più legato ad ricordo che non a qualcosa di concreto perché ho paura che il castello che amo possa in realtà essere una semplice nuvola.
    Dunque, mi chiedo, è mai successo anche a te di provare queste sensazioni verso il Giappone o la tua amata Tokio?

    Un saluto,

Lascia un commento

Previous post Con / senza / sesso / amore
Next post Potremo mai innamorarci di un’intelligenza artificiale?