Perché viaggi da sola?

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Perché viaggi da sola?

Lo scorso mese abbiamo riunito alcuni dei vostri viaggi dei sogni e ne abbiamo parlato insieme (trovate l’articolo qui), e io vi avevo confessato che il mio viaggio dei sogni era il weekend in solitaria che stavo per intraprendere a Lisbona.

Quale occasione migliore allora per parlarvi del mio primo viaggio da sola, nel mese dedicato all’amore?
Perché sì, ormai sappiamo tutti che in occasione di San Valentino è mainstream parlare d’amore, così come è mainstream parlare dell’amore verso se stessi in contrapposizione a quegli articoli mainstream che parlano di amore. 
Ma a me non importa essere mainstream, o non esserlo. 
Mi interessa raccontarvi come è andata.

Intanto la risposta alla prima domanda che, ogni tanto, mi viene fatta: perché viaggiare da soli? 

Una volta, da piccola, vidi un cartellone pubblicitario con scritto “Fai un regalo alla persona con cui passi più tempo nella vita: te stesso”, e la lampante e banale verità di quella pubblicità mi aveva acceso una lampadina. È vero: stiamo sempre insieme a noi stessi, ma spesso non ci dedichiamo davvero il tempo per coltivare questo rapporto. 

Viaggiare da soli – così come fare anche altre esperienze da soli – è un modo per conoscersi meglio, per arricchirsi, semplicemente per stare bene. A volte è bello staccare dal resto del mondo, prendersi il proprio tempo, decidere solo per se stessi senza dar conto a nessun altro. 

Ogni esperienza può rivelare aspetti diversi in base alle persone con cui la condividiamo: così come viaggiare insieme ad altre persone può aiutarci a scoprire sfumature che non avremmo mai colto da soli, viaggiare da soli ci può far soffermare su dettagli che, insieme a qualcun altro, ci sarebbero magari sfuggiti. 

Non c’è mai un meglio o un peggio in queste cose, e tutto è estremamente soggettivo. Ma se una vocina dentro di voi vi spinge a partire da soli e siete bloccati da qualche paura o esitazione… allora io vi dico: preparate lo zaino! È il momento giusto per cominciare. 

A Lisbona mi sono accorta di come i nostri limiti possano avere aspetti concreti e contorni immaginari. Dormivo in ostello e, tra la timidezza e la difficoltà a comunicare (sì, sono una capra in inglese ma sto cercando di migliorare), mi sono resa conto che non tutti gli ostacoli erano insuperabili. È stato uno sforzo immenso per me, ma mi sono buttata nella mischia e, visibilmente in imbarazzo, ho detto una cosa a caso alla prima persona a caso che mi sono trovata davanti. E ha funzionato. 

Ognuno di noi ha paure diverse, ma a volte è bello sfidare noi stessi per sperimentare qualcosa di nuovo: non dobbiamo poi trasformarlo per forza in routine, e possiamo anche scoprire che certe cose non fanno per noi. Ma provarci ci farà sentire più forti, più consapevoli, e più sereni. 

Visitare la città in solitaria è stato bellissimo, tanto che non vedo l’ora di rifarlo: ma la cosa non mi ha sorpreso molto perché sono solita passeggiare piacevolmente da sola anche a Milano. Poteva solo essere più bello ancora, visto che stavo esplorando un luogo per me totalmente nuovo! Scegliere cosa andare a visitare, fermarmi per ore a leggere davanti al fiume, fotografare ogni minimo dettaglio oppure percorrere di fretta le strade che non mi interessavano…. Gestirmi da sola i tempi è stata sicuramente una delle cose più belle. 

Ma ora… dieci consigli se volete partire da soli per la prima volta e avete bisogno di una spinta motivazionale! 

  1. Scegliete, come prima meta, qualcosa che vi faccia sentire tranquilli. Una capitale europea, o anche un weekend in una città italiana che non avete mai visto (o perché no, una città che già conoscete ma che volete visitare di nuovo) sono destinazioni semplici, vicine, che sicuramente vi permetteranno di vivere la prima esperienza senza troppe preoccupazioni. Anche io non vedevo l’ora di trascorrere sei mesi nel sud est asiatico, ma forse forse era meglio cominciare a sperimentare come me la cavavo da sola in un luogo più vicino, e per questo ho scelto Lisbona!
  2. Organizzatevi. Sapere in anticipo gli orari, gli indirizzi, gli spostamenti vi farà sentire più sicuri e meno incerti. Piccole cose banali possono trasformarsi in motivo di ansia se è il vostro primo viaggio da soli. Organizzarsi non significa non vivere l’avventura. Soprattutto se sono le vostre prime esperienze, meglio andarci piano con l’improvvisazione. Appena scoprirete che vi sentite a vostro agio, allora potrete lasciarvi più andare e prendere solo il biglietto di andata 😉 
  3.  Non fatevi prendere dall’ansia! Cercate sempre qualcosa intorno a voi che vi ricordi “casa”. È come se foste nel parchetto dove giocavate da bambini. Semplicemente, dall’altra parte del mondo.
  4. Comunicate con chi rimane a casa! Condividete con qualcuno i dettagli del viaggio. Le precauzioni vanno sempre bene 🙂 
  5. A volte capita di finire in zone un po’ periferiche. Soprattutto di sera, se non vi sentite sicuri, fate dietro front e piuttosto tornate il giorno dopo. Fatevi guidare dall’istinto!  
  6. Carica batterie portatile: un errore che ho fatto e che non ripeterò. Nonostante la batteria del mio telefono sia ancora abbastanza resistente, utilizzando molto Google Maps per muovermi e i social per condividere le mie avventure, mi sono ritrovata un pomeriggio con il telefono al 10%. E ho avuto paura per la strada del ritorno! Certo, non tutto è irrimediabile: avrei potuto sempre fare la strada inversa a quella dell’andata (anche se era ovviamente la strada più scomoda) o avrei potuto chiedere a qualcuno. Ma un carica batterie portatile, in quel momento, mi avrebbe sicuramente aiutata! 
  7. Il bagaglio: è un consiglio utile sempre, ma soprattutto se viaggiate da soli. Il principio da seguire è la comodità: evitate di portarvi un bagaglio troppo pesante o scomodo. 
  8. App: la tecnologia può essere davvero d’aiuto. Ci sono tante app che possono servirvi in base alla destinazione che scegliete!
  9. Scegliete se possibile alloggi in zone centrali per poter uscire in tutta tranquillità anche la sera, se volete fare un giro notturno in città
  10. E infine… godetevi il relax: visitate ciò che volete visitare, ma concedetevi anche di aspettare il tramonto leggendo un buon libro, di fare jogging immersi in un bel panorama, di mangiare con calma in un ristorantino locale…

Buon viaggio a tutti!

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