Vola!
Quando si parla di sogni è facile essere retorici.
Ancor più facile riempirsi la bocca di belle frasi ad effetto che facciano sbarrare gli occhi all’ascoltatore.
Quindi invece di provare a sbalordirvi tenterò un approccio un po’ differente per raccontarvi di questo importante tema.
Oggi non parlerò di Giappone, scriverò di me.
Spiegherò come il contatto con elementi esterni mi abbia influenzata, e spesso questi “elementi” fossero derivanti da quel mondo oltre oceano, così lontano ma, a volte, così incredibilmente vicino.
Quando ero alle elementari trovai per caso, tra le cose di mio fratello, un numero di una rivista che conteneva alcune pagine di X delle Clamp e alcune pagine di altri manga che ora non ricordo. So che sono andata avanti a sfogliarlo e sfogliarlo fino a che non l’ho consumato. Qualche anno dopo mi ha portato a casa un numero assolutamente casuale di Sailor Moon che ha alimentato la mia passione, di cui ancora non mi rendevo conto. Eppure tutto ciò non aveva ancora influito così profondamente come si poteva pensare, sebbene avesse scavato la giusta buca per mettere le fondamenta. Nel corso del tempo tanti piccoli mattoncini si sono impilati in quello spazio fino a che, nel periodo in cui ero in seconda media, Italia 1 ha deciso di mettere in onda “Cortili del cuore”, tratto da un manga di Yazawa Ai. E il momento è giunto.
Quando i sogni sono completi
Formato, era pronto ad essere esposto al mondo in modo da poter essere distrutto, ridicolizzato, sminuito. Presentato ufficialmente in modo che gli adulti potessero cercare di farmi cambiare idea, di instillare un po’ di sale nella mia zucca, di farmi “crescere”. Non perché sono cattivi, perché la realtà quotidiana ne ha piegati molti e spesso cercano solo di consigliare e spingere a fare quello che ritengono essere il meglio.
Così come in Haikyu!!. Hinata Shoyo è un ragazzo che ama profondamente la pallavolo e il suo unico sogno è quello di rimanere in campo a giocare il più a lungo possibile. Però la sua bassa statura non lo facilita, ma soprattutto fa sì che la maggior parte delle persone non credano in lui e nelle sua capacità di giocatore. Usano la logica semplice e schiacciante: la rete è alta, la maggior parte dei giocatori sono alti, essere bassi è uno svantaggio.
Innegabile! Prima ci vieni a patti meglio è.
E infatti Hinata se ne rende conto. Ma reagisce.
Sa qual è il suo sogno e cerca attivamente e senza sosta il modo per aggirare il suo problema e raggiungere la meta.
Cosa vuol dire crescere
“Crescere” è qualcosa che tutti dobbiamo fare, non per gli altri, per noi stessi.
Non vuol dire rinunciare ai sogni o prendere tutte le action figures e i manga metterli in uno scatolone e venderli per comprare una lavatrice.
Vuol dire essere in grado di comprendere quali sono le conseguenze delle nostre azioni, di essere coscienti che ogni scelta avrà un esito differente e fare i conti con tutto ciò. Crescere significa conoscere i propri difetti, le proprie mancanze, sapere quando si è ingiusti con gli altri e quando si sbaglia.
Poi, agire.
E se questo vuol dire vendere dei manga che per noi non hanno più valore, allora non ha senso aggrapparvisi. Ma se ce ne sono alcuni che ancora vi parlano, teneteli stretti, come io non lascerò mai la presa su quei piccolissimi volumi di Gokinjo monogatari (cortili del cuore).
Non ci si deve muovere a caso, con il paraocchi, sperando in un miracolo. Bisogna valutare, progettare, fare fatica, una gran fatica. Non tutti i sogni ne valgono la pena, non rendiamoci inutili martiri dell’età adulta solo perché il vittimismo porta attenzioni.
Scegliete il sogno che si merita tutte le vostre energie, quelle che avete e soprattutto quelle che NON avete.
E poi, volate!
Love, Monigiri
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