Tutto ciò che c’è da mettere in valigia
Il momento in cui prepari la valigia è un momento strano.
In un certo senso stai già viaggiando e dall’altro ancora stai tentando di renderti conto che stai davvero per partire.
Devi stipare l’ “essenziale” nel bagaglio, ma sai che se fosse davvero essenziale starebbe in uno zainetto.
Viaggiare rende forti, rende indipendenti.
E tutto comincia da lì, da qualche vestito stropicciato e uno spazzolino con le setole troppo rigide.
A volte si mette dentro troppo, a volte troppo poco e sistematicamente qualcosa viene dimenticato, che sia il deodorante o il pettine, o il calzino sinistro.
C’è chi prepara tutto il giorno prima, seguendo liste minuziosamente stilate, depennando elemento dopo elemento una volta che è stato piegato e riposto in valigia. C’è chi la fa poco prima di partire, prende tutto quello che ha nel cassetto e lo lancia appallottolandolo e sperando di non lasciare indietro nulla di importante.
Un po’ è una rappresentazione di come si affronta il mondo, la vita. Se preferiamo i binari o le strade sterrate.
In ogni caso cercate di non dimenticare il passaporto, o comunque i documenti che vi servono, qualche soldo e un cambio di biancheria. Che non si sa mai.
Viaggiare pesanti non è mai la scelta migliore.
Quasi sicuramente il 40% circa degli abiti che si scelgono di portare rimangono ripiegati e mai indossati. Perché non ci sarà l’occasione, perché non si ha voglia di cambiarsi, perché si è troppo stanchi per fare serata e si vorrà solamente svenire sul letto.
Più o meno a metà ci si accorge che tutti i pregiudizi che si avevano sono da buttare e ce ne si libera velocemente. Si rimane sbalorditi da quanto spesso siano sbagliate le idee su un altro popolo.
Un altro peso di cui si fa presto a meno sono i capricci. Ma quello solo se si vuole viaggiare davvero e non lo si fa solo per moda o per fare qualche bella foto da mettere su instagram.
Quello che non sappiamo, è cosa troveremo, con cosa riempiremo quel bagaglio che ci porteremo poi nel futuro. Consapevolezza, forza d’animo, tenacia, stupore e meraviglia. Per fortuna non pesano quasi niente, anzi aiutano a sopportare i pesi.
E poi tanti tanti ricordi, ma anche quelli non occupano spazio perché rimangono attaccati alla pelle.
Molti cercano calamite e cartoline da riportare ai propri cari.
Comprate anche una calamita per voi stessi, con cui appenderete al frigorifero la cartolina che vi sarete mandati. Scrivete al voi stesso del futuro per aiutarvi a ricordare cos’avete provato in un dato istante e a in che modo un particolare percorso vi abbia fatto aprire gli occhi sulla diversità che vi circonda.
La valigia al ritorno pesa sempre di più, inutile combatterlo, basta saperlo prima di partire e organizzarsi di conseguenza.
Cominciate a liberarvi subito dei preconcetti e dei luoghi comuni perché sicuramente Zia Maria vorrà che le portiate almeno 4 tipi diversi di palle con la neve con paesaggi differenti, mentre Zio Paolo aspetta un paio di bottiglie di liquore e uno strumento musicale tipico del luogo.
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