Biker Mice: salvare il pianeta al rombo dei motori
Un pianeta inquinato, un magnate che ha a cuore solo i propri interessi, e tre topi alieni esuli da Marte.
Topi antropomorfi a bordo di grosse moto ruggenti, ecco chi sono i Biker Mice.
Sterzo, Turbo e Pistone sono stati costretti a cercare rifugio sulla Terra, in fuga dal loro pianeta ormai devastato. Un pianeta, sporco, inquinato, invivibile, prosciugato di tutte le sue risorse, morto. Una catastrofe, opera di una razza aliena, i Plutarchiani, che incapaci di preservare il loro pianeta, non fanno altro che distruggere e depredare altri mondi delle loro risorse, per poi inviarle sul loro pianeta natale. Dove saranno di nuovo sfruttate senza sosta. I Biker Mice arrivano a Chicago dopo una lunga fuga, e fortunatamente incontrano Charlene, una meccanica, che non si fa scrupolo ad aiutarli.
Indagando nel ghetto in cui abitano, scoprono che non solo i Plutarchiani sono arrivati sulla Terra con l’intento di distruggerla, ma che uno dei magnati di Chicago, Lawrence Limburger, è lui stesso uno degli alieni. Inizierà così una lotta senza quartiere per impedire che i plutarchiani, nei panni delle persone più ricche ed influenti della Terra, possano continuare ad inquinare indisturbate il pianeta, privandolo della vita.
Una lotta senza esclusione di colpi, dura, impari. Perché è maledettamente difficile contrastare la vera fonte dei problemi: protocolli e regolamentazioni insufficienti, con fin troppe scappatoie che permettono ai proprietari di aziende, fabbriche ed corporazioni di fare il bello e il cattivo tempo, scaricando indiscriminatamente tutti gli scarti in natura, senza riciclare né smaltire correttamente, evadendo leggi nazionali ed internazionali, tra l’indifferenza dei governi.
I Plutarchiani avevano invaso tutti i punti strategici, che permettevano loro di fare proprio questo: ignorare qualsiasi regola, ignorare i bisogni delle persone, del pianeta, perseguendo esclusivamente i propri interessi, per poi tornare al proprio pianeta una volta uccisa la Terra e tutti i suoi abitanti. Il tutto senza versare nemmeno una goccia di sangue, semplicemente inquinando senza tregua. I Biker Mice sapevano da che parte stare, e hanno fatto tutto il possibile per fermare il problema alla radice: mandando via i Plutarchiani ogni volta, bonificando e trovando il modo di cambiare il corso degli eventi, impedendo l’inquinamento di massa.
Quello che vediamo oggi, inquinamento, disastri naturali, crisi umanitarie sembra peggiorare di giorno in giorno. Eppure, non stiamo mollando, continuiamo a tentare, migliorando il nostro piccolo, giorno per giorno, si manifesta, si marcia e si cerca un modo perché i Paesi ci ascoltino, perché i singoli governi tentino di arginare il problema, nonostante sia una campagna difficile, le orecchie rese sorde dal guadagno incontrollato, stiamo andando avanti.
Non sappiamo se i Plutarchiani siano già arrivati, ma sappiamo che non si può continuare così.
Non sappiamo se i Biker Mice ci salveranno. Nel dubbio, fate rombare i vostri cuori e non fermatevi.
È ancora possibile salvare il nostro pianeta, ma bisogna agire adesso, perché nessuno aspetta.
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