Superman e Martian Manhunter: due diversi tipi di integrazione.
L’arte visiva e narrativa è, da sempre, lo specchio della realtà; realtà celata all’interno di metafore, più o meno evidenti, e un simbolismo differente.
Questo è particolarmente vero per il fumetto supereroistico, un genere i cui albori risalgono agli anni ‘30 con la creazione di Superman.

Cover del primo albo di Superman, 1939.
La sua storia è nota pressoché a tutti; un infante di nome Kal-El, che significa Voce o vascello di Dio in ebraico, viene posto su di un razzo dai genitori per salvarlo dall’imminente esplosione del pianeta Krypton. La culla-razzo giunge sulla Terra, schiantandosi nei campi attorno a Smallville, nel Kansas. Il bambino viene quindi adottato dalla famiglia Kent, la quale tratterà il piccolo Kal come il figlio mai avuto, senza curarsi del fatto che lui in realtà sia un alieno. Il personaggio creato da Joe Shuster e Jerry Siegel, entrambi ebrei e figli di immigrati, diviene così un simbolo di integrazione tra popoli e culture differenti, spesso in fuga dalle guerre che devastano il loro paese o da regimi totalitari e antisemiti. L’avvento della Seconda Guerra Mondiale sconvolge il panorama del fumetto americano, esso diventa uno strumento di propaganda atto a dimostrare ideali patriottici e perdendo parte del suo contatto con i problemi della società.
Terminata la guerra, la popolarità del fumetto supereroistico cala in maniera costante a causa di una ricerca di maggior realismo nelle storie e nei disegni; ma la necessità di nuovi simboli, e di speranza, si fa nuovamente largo perché all’interno del paese vi sono continue discriminazioni, soprattutto di natura razzista e omofoba.
Il personaggio di Superman viene così utilizzato per una sovracopertina con un forte messaggio di inclusione.

La sovracopertina distribuita negli anni ’50. Ad oggi, pochissimi originali sono rimasti, ma recentemente è stata digitalizzata l’immagine principale.
Questo però non basta a fermare la discriminazione nei confronti delle minorità. Così viene creato un nuovo personaggio, con poteri, passato e ideali simili a Superman, ma profondamente diversi; nasce quindi, dalla mente di Joseph Samachson, Martian Manhunter.
L’aspetto di Martian Manhunter, seppur umanoide, è molto differente da quello a cui siamo abituati, ma egli è in grado di mutare forma; grazie a questo suo potere si mischierà agli esseri umani, facendosi chiamare John Jones, evitando così di farsi notare e spaventare i terrestri poco inclini ad essere aperti a chi appare diverso. Martian Manhunter troverà un senso di appartenenza alla Terra solo quando incontrerà Aquaman, anch’egli alienato dalla sua diversità all’interno del mondo; questo incontro porterà alla nascita della Justice League of America. La creazione di questo team di supereroi farà prendere a J’onn la decisione di rivelarsi al mondo che, nonostante i primi dubbi, riuscirà ad accettarlo.
I due personaggi, Superman e Martian Manhunter, hanno origini simili, ma differiscono notevolmente nel loro approccio al loro mondo adottivo. Questa differenza è ancora più marcata dall’utilizzo della cultura dei rispettivi pianeti natali. Kal-El, dopo aver visto le meraviglie kryptoniane, le cela al mondo per evitare che la razza umana faccia un salto tecnologico troppo repentino, ma è disposto ad utilizzarle a patto che esse servano ad uno scopo più alto; inoltre, spinge attraverso le sue conoscenze il popolo terrestre ad un progresso costante, nella speranza che la Terra diventi splendida come lo era Krypton.
John Jones / J’onn J’onnz. J’onn J’onzz è un marziano trasportato sulla Terra da un raggio di teletrasporto sperimentale del Dr. Saul Erdel. Lo shock di questo incontro uccide il dottore, lasciando così J’onn solo su un pianeta sconosciuto, un alieno tra gli alieni. Successivamente, la sua storia verrà rettificata, rendendolo l’ultimo marziano esistente, unico custode del proprio retaggio e della propria cultura
J’onn, al contrario di Superman, nonostante conosca tutta la storia, la tecnologia e i costumi del suo popolo, non farà mai nulla per mettere a conoscenza il mondo di quanto sa. Questo comportamento egoistico non aiuta di certo il marziano, rendendolo ancora più estraneo al suo mondo adottivo. Questa differenza comportamentale, e di adattamento, si nota non solo nelle loro azioni, ma anche nel recepimento dei due supereroi da parte del popolo terrestre. Questo fatto diventa evidente alla morte di entrambi; infatti, ai funerali di Superman partecipano tutti: abitanti di Metropolis, supereroi, alieni e nuovi dei. La dipartita di Martian Manhunter viene invece celebrata solo dai supereroi amici, senza la possibilità che il popolo terrestre gli potesse dire addio.
J’onn viene lasciato su Marte, sepolto in una piramide con solo due oggetti vicino: il libro che narra le vicende del suo popolo, fatto scrivere a vari membri della Justice League appena comprende di non sopravvivere, e un biscotto al cioccolato. Un segno che nonostante lui fosse distante dalla cultura terrestre almeno una parte di essa è riuscita a passare il suo muro di diffidenza.
A sinistra. Il biscotto al cioccolato lasciato da Batman per Martian Manhunter.La differenza tra i due metodi di integrazione dei due alieni è sostanziale: mescolarsi, ma senza mai farsi raggiungere realmente, o abbracciare la nuova cultura, cercando di elevarla con la propria. Il loro approccio è figlio di due momenti storici molto differenti sul suolo americano. Superman è stato creato quando gli Stati Uniti d’America erano un sognoper tutti, dove tutti erano accettati, mentre Martian Manhunter è stato creato durante le leggi razziali e i primi raid omofobi.
In questo momento, nel mondo, purtroppo, ci stiamo sempre più avvicinando allo stato civile nel quale fu creato Martian Manhunter; vediamo costantemente come la diversità, non solo culturale, viene spesso sottolineata per indicare un “nemico”, un “avversario” da sconfiggere per mantenere ciò che è “nostro”. Questo ha portato alla creazione di “eroi” capaci a dividere, ma incapaci ad ispirare.
Ma gli eroi, quelli veri, sono altri.
Sono persone disposte a sacrificarsi pur di salvare una vita. Sono coloro che sono disposti a infrangere una legge ingiusta. Sono le persone che, anche messe con le spalle al muro, combattono per il loro ideale di unione. Sono gli esseri umani che cercano di includere tutti, specialmente chi prova solo a passare inosservato nella folla mescolandosi, e integrano diverse culture in un ideale; un ideale di un mondo migliore magari perché ispirati da un simbolo. Un’incarnazione capace di tirare fuori il meglio di noi, che abbia un che di buono, un che di degno, un che di puro, un che di giusto.
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