Non mi piacciono i bulli, da ovunque essi provengano

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Cosa farebbe Cap? Il fascismo non è una opinione

C’è questo Bullo che ogni Intervallo mi sbatte contro il muro e mi ruba la merenda.
È tipo la montagna di Game of Thrones, Crossbones di “The Winter Soldier”: la mattina vi mette la schiena al muro e vi fa sbattere la testa abbastanza da stordirvi e rubarvi il panino, quello che vi ha fatto vostra madre qualche ora fa mentre guardavate Il mistero della pietra azzurra.
Senza più il pranzo ciondolate attraverso il cortile verso la maestra, le tirate un lembo di quella gonna un po’ lunga stile anni ’60 per attirare la sua attenzione. La guardate, anche il vostro bernoccolo la guarda e, nonostante la dura legge del cortile lo vieti, le raccontate tutto.
Del Bullo, della merenda e del mistero della pietra azzurra.

La maestra vi fissa in silenzio, si accovaccia per guardarvi negli occhi e poi vi accarezza. “Ma che sciocchino, non credi che sia giusto anche per lui dire la sua? Comportarsi secondo le sue idee? Come la prenderesti se ti venissi a dire che non puoi giocare a ruba-bandiera? Non sarebbe giusto. Non vuoi che ci sia libertà nel nostro cortile?
La carezza della maestra vi blocca la testa, non potete guardare dietro di voi, ma sentite distintamente una vostra compagna piangere, qualcuno le ha rubato la merenda.
Ma è giusto che ci sia libertà, pensate. Rispondete un timido e titubante “” mentre il sapore di sangue vi sale in bocca.

La maestra vi saluta sorridente agitando la mano mentre il Bullo si avvicina di nuovo. Questa volta però non è più solo, un altro vostro compagno si è unito a lui.
Vi spintona mentre l’altro vi urla addosso, arretrate, ma un terzo Bullo, convinto dalle nuove idee del cortile, vi tiene per le braccia.
La maestra non vi guarda, il cortile ormai è dei bulli, voi non dovete far altro che consegnare loro la merenda e raccontare la puntata del Mistero. Ogni giorno, costantemente, con la paura di essere picchiati. Solo perché la maestra non ha capito che la prepotenza, la violenza, non sono un’idea, non sono una opinione che permette di divertirsi durante l’intervallo, sono solo oppressione e l’oppressione non potrà mai essere un’alternativa. Nessuno può imporsi sugli altri e dettare le regole, perfino se ha portato lui il pallone.

Allora, vi chiedete: cosa farebbe Captain America? È il vostro super eroe preferito, lui odia i bulli, ma incarna anche dei valori “statali”, la legge.
Cosa fare? Ci pensate e poi capite, Cap non incarna una legge, ma degli ideali. Degli ideali che l’America si è arrogata di avere, ma non è detto che li stia seguendo e quegli ideali, quelli a stelle e strisce, non rappresentano altro che loro stessi e si applicano a ogni contesto, stato e momento.
La domanda che dobbiamo porci, allora non è cosa farebbe un americano, ma cosa farebbe Captain America.
Cosa farebbe? Lui chiamerebbe “libertà” la possibilità di fare del male agli altri? La possibilità di opprimerli? La libertà di fare del male non è libertà, è caos, menefreghismo.
Allora, quando una merenda viene strappata di mano, asciugatevi il naso dalla sabbia del cortile e fatevi questa domanda.

1 comment

  1. Raul Londra
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    Un esempio estremamente semplice che spiega il “paradosso della tolleranza” di Popper. Alla fine però, domandandomi proprio cosa farebbe Cap, mi viene anche da pensare che lui – come sottolineato, del resto – rappresentando degli ideali, ragionerebbe probabilmente per ideali, mentre il mondo oggi sta tristemente prendendo una deriva totalmente diversa: si ragiona per amministrazione, per pareggio di bilancio, per regole, leggi e consuetudini che più o meno si avvicinano a quell’ideale astratto di giustizia ma che a volte è tanto diverso per ognuno di noi e in qualche caso tanto lontano e sbagliato da chiederci se davvero stiamo seguendo la direzione giusta.
    Il mondo avrebbe bisogno di molte più persone come Captain America e molti meno bulli. La gente dovrebbe sforzarsi di capire che fomentare l’odio non porta da nessuna parte, che additare il diverso e discriminarlo è sbagliato, che si può vivere bene anche accettando, accogliendo, integrandosi… Bisogna sforzarsi di costruire un futuro migliore per chi vive ora e per chi vivrà in futuro proprio ritrovando la bussola e puntando a quegli ideali che eroi come Cap rappresentano e farlo attraverso azioni concrete e non con parole vuote e insignificanti.

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